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Sofferenza: ecco perché pensi che qualcuno ne sia responsabile

Se ce la prendiamo con gli altri per alleviare la sensazione d’impotenza, allora siamo irresponsabili. Comportarsi da vittima significa raccogliere funghi velenosi.

Sofferenza: ecco perché pensi che qualcuno ne sia responsabile

Fare la vittima, prendersela con persone care, amici, conoscenti non è sintomo positivo, ma di irresponsabilità. Inoltre, è come se raccogliessimo funghi velenosi per poi mangiarli: sentirsi vittima non serve a nulla. È la consapevolezza a esserci utile per poter osservare tutto da un punto di vista sicuro e per poterci comportare in modo responsabile. Accettare la realtà e agire di conseguenza vuol dire responsabilità. 

Per le situazioni in cui le cose non possono essere cambiate, allora possiamo cambiare la mente: scegliamo la rassegnazione o l’accettazione? La prima scelta è come optare per la strada dell’impotenza e della tristezza, se invece vogliamo cambiare la situazione serve l’accettazione. Ogni cambiamento sarà più semplice! 

Essere consapevoli significa imparare a guardare con attenzione intorno a noi. Significa anche poter avere chiaro il grado di potere per trasformare la propria vita, ma anche è utile per conoscere i limiti personali. Impariamo a guardare in modo attento il valore che cerchiamo nelle scelte fatte. Importante è anche accettare un certo livello di impotenza. 

Un altro concetto importante è quello di responsabilità individuale, ovvero, assumersi la responsabilità di sé stessi. Ciò vuol dire andare oltre al giusto e allo sbagliato, ai ruoli di vittima e carnefice, alla divisione fra buoni o cattivi. Quando ci saremo solo e veramente noi stessi sapremo scegliere gli amici veri e più affidabili. Sapremo fare scelte più consapevoli, impareremo a coccolarci, ci accorgeremo del netto miglioramento della nostra vita in tutti i sensi. 

 

 

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