Fare la vittima, prendersela con persone care, amici, conoscenti non è sintomo positivo, ma di irresponsabilità. Inoltre, è come se raccogliessimo funghi velenosi per poi mangiarli: sentirsi vittima non serve a nulla. È la consapevolezza a esserci utile per poter osservare tutto da un punto di vista sicuro e per poterci comportare in modo responsabile. Accettare la realtà e agire di conseguenza vuol dire responsabilità.
Per le situazioni in cui le cose non possono essere cambiate, allora possiamo cambiare la mente: scegliamo la rassegnazione o l’accettazione? La prima scelta è come optare per la strada dell’impotenza e della tristezza, se invece vogliamo cambiare la situazione serve l’accettazione. Ogni cambiamento sarà più semplice!
Essere consapevoli significa imparare a guardare con attenzione intorno a noi. Significa anche poter avere chiaro il grado di potere per trasformare la propria vita, ma anche è utile per conoscere i limiti personali. Impariamo a guardare in modo attento il valore che cerchiamo nelle scelte fatte. Importante è anche accettare un certo livello di impotenza.
Un altro concetto importante è quello di responsabilità individuale, ovvero, assumersi la responsabilità di sé stessi. Ciò vuol dire andare oltre al giusto e allo sbagliato, ai ruoli di vittima e carnefice, alla divisione fra buoni o cattivi. Quando ci saremo solo e veramente noi stessi sapremo scegliere gli amici veri e più affidabili. Sapremo fare scelte più consapevoli, impareremo a coccolarci, ci accorgeremo del netto miglioramento della nostra vita in tutti i sensi.