La Polizia Postale ha smantellato una rete di oltre 13mila e-commerce falsi, spesso progettati per essere confusi con i siti ufficiali di alcune note catene dedicate ai prodotti di elettronica. I siti in questione proponevano alcuni prodotti molto richiesti – come le PlayStation 5-, spesso facendo riferimento a sconti e prezzi molto aggressivi (ma comunque verosimili). Peccato che una volta presi i soldi del cliente, l’e-commerce non spediva proprio nulla e il sito veniva chiuso da lì a poco.

Insomma, una frode da manuale. Per l’entità della frode e il numero di siti coinvolti, la notizia dell’operazione ha fatto il giro del mondo, venendo ripresa anche da alcuni media internazionali, tra cui Bloomberg.

La rete era stata individuata da Yarix, una società di sicurezza informatica italiana, che ha poi fornito i risultati della sua indagine alla Polizia Postale.

La rete sarebbe gestita da un gruppo di criminali informatici cinesi, che per diversi anni hanno frodato i clienti italiani offrendo loro prodotti di marchi di lusso a prezzi scontati o inviando loro prodotti contraffatti o non inviando alcun prodotto dopo il pagamento del cliente.

Gli autori della truffa erano riusciti a nascondere le loro tracce, grazie all’impiego di una rete globale di data center creata con lo scopo di confondere gli inquirenti e rendere più complicata ogni attività d’indagine. Ad una prima analisi, il 90% dell’infrastruttura appariva distribuita tra Stati Uniti, Panama e Turchia. Un’indagine più approfondita ha permesso di risalire ad alcuni data center ubicati anche in Europa.