La bevanda energetica di Logan Paul ha creato una “mezza apocalisse” in Regno Unito

Il noto youtuber (nonché wrestler, attore, imprenditore eccetera) Logan Paul ha lanciato una sua linea di bevande energetiche. Si chiama Prime e, stando al giudizio di più di qualche media che non ha particolarmente interesse a far fare bella figura a Paul, sembrerebbe che sia effettivamente piuttosto buona e dissetante.

Negli Stati Uniti è in vendita ormai da diversi mesi e segue altre iniziative nel campo degli snack e delle bevande lanciate da alcuni altri youtuber: come le barrette di cioccolata di MrBeast (il primo “youtuber miliardario”), un altro prodotto che è andato davvero molto bene.

Recentemente Logan Paul ha iniziato a vendere la sua bevanda anche in Europa, ma solo in Regno Unito, dove è stata resa disponibile in quantità estremamente limitate. Lo youtuber si è difeso in anticipo spiegando che non si è trattata di una scelta di marketing ma del risultato delle difficoltà di portare il prodotto in un nuovo mercato, assicurando che un domani la bevanda potrebbe diventare più semplice da trovare anche nei normali supermercati. Sta di fatto che la scarsità della quantità di bottiglie messe a disposizione – annunciata a chiare lettere su tutti i canali social dello youtuber – ha fatto il suo lavoro, dando al prodotto un alone di esclusività (che non guasta mai, basti pensare al caso della collezione Swatch X Omega).

Raccontando il clamoroso successo della bevanda in Regno Unito, la BBC spiega che la bevanda è in vendita in alcuni supermercati britannici da circa un mese. Continua ad andare a ruba molto velocemente e moltissimi appassionati (ma anche speculatori) hanno iniziato a prendere di mira i cassieri, nella speranza che, mettendoli sotto torchio, riescano a farsi dire quando avverrà il prossimo restock.

E intanto i reseller rivendono la bevanda di Logan Paul a cifre esorbitanti

La situazione ricorda un pochino il clamore nato attorno ai Nutella Biscuits in Italia, subito dopo il loro lancio. Anche in questo caso il prodotto è richiestissimo ma viene rifornito in quantità significativamente più basse rispetto alla reale domanda dei clienti. Anche in questo caso, in molti ci hanno visto una facile opportunità di guadagno: così si sono creati dei professionisti dei reseller, che bivaccano nei supermercati in attesa che gli scaffali vengano riempiti nuovamente della bevanda, che poi acquistano in larghe quantità in modo da poterla rivendere online a prezzi esorbitanti.

L’esperto di marketing Eddie Hammerman, ad ogni modo, rigetta le spiegazioni di Logan Paul e KSI (ex pugile e co-creatore del brand), spiegando che è da ingenui ritenere che la scarsità inziale del prodotto non sia stata creata a tavolino per aumentare l’attenzione del pubblico. “Un fenomeno del genere non nasce spontaneamente nel corso di una giornata, non crei domanda per un prodotto in modo casuale”, ha detto. “Questa è un’operazione di marketing estremamente curata e probabilmente è il frutto di diversi mesi di pianificazione”.

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