BuzzFeed ha annunciato di voler utilizzare la tecnologia di OpenAI, l’azienda che ha creato ChatGPT, per migliorare i propri quiz e personalizzare alcuni contenuti editoriali. BuzzFeed diventa così il più grande editore americano ad aver annunciato di voler implementare l’intelligenza artificiale all’interno della redazione dei suoi siti.
Non si tratta, ad ogni modo, del primo editore in assoluto. Come emerso questa settimana, anche CNET, un popolare sito americano dedicato alla tecnologia, ha già iniziato da diverso tempo a generare alcuni articoli di finanza utilizzando uno strumento simile a ChatGPT.
In una nota inviata ai dipendenti giovedì mattina, che è stata visionata dal Wall Street Journal, il CEO di BuzzFeed Jonah Peretti ha dichiarato di voler fare in modo che l’IA giochi un ruolo sempre più importante nell’operatività editoriale dell’azienda. I cambiamenti verranno implementati già nel corso del 2023.
Peretti ha spiegato che le IA verranno utilizzate per rendere i contenuti di BuzzFeed più interattivi, citando l’esempio dei quiz. “Immaginate un quiz che chieda all’utente di creare la trama di un film romantico”, scrive il CEO. “Una delle domande potrebbe chiedere all’utente di descrivere uno dei suoi difetti più carini e, sulla base delle risposte, il tool fornirebbe ad ogni utente la sinossi di un film diverso, personalizzata in base alla personalità del lettore”.
La notizia ha fatto schizzare il titolo di BuzzFeed in borsa: il valore delle azioni è cresciuto del 119%
Peretti prevede che l’IA assista il processo creativo dei redattori e migliori i contenuti dell’azienda. In un domani molto vicino, lo staff di BuzzFeed potrebbe limitarsi a «fornire idee, scambiare valuta culturale» e, quindi, dare in pasto ai tool basati sulle IA dei «promt ispirati». La notizia è destinata a creare più di qualche ansia all’interno della redazione: a dicembre dell’anno scorso BuzzFeed aveva già licenziato oltre 180 giornalisti. Ad aprile l’editore aveva ridotto all’osso l’attività di BuzzFeed News, cioè la testata che si occupava di contenuti di taglio più giornalistico e di inchieste. Meno fredda la reazione della Borsa, che al contrario ha premiato BuzzFeed più che raddoppiando (+118%) il valore delle sue azioni.