Psicologia digitale: incel e misoginia

incel e misoginia

La psicologia digitale comprende ambienti digitali vissuti come liberi e aperti. Grazie a questi luoghi virtuali si può creare una valida esperienza comune per gli emarginati, i diversi e gli esclusi. Il termine incel significa celibe involontario, ovvero, una persona che si considera celibe in modo indipendente dalla sua volontà. Per lui esiste una società ingiusta che premia chi ha requisiti che egli stesso non ha: aspetto fisico gradevole, status sociale e denaro. Alcuni studi però hanno dichiarato l’esistenza anche dei mentalcel, ovvero, chi attribuisce il suo stato di celibe a una presunta neurodiversità

Fra gli ostacoli, oltre a un’adeguata competenza sociale, c’è il reddito. Ricchezza e benessere economico sono due cose da cui gli incel sono tagliati fuori, quindi poco attraenti e competenti socialmente. L’incel può diventare anche un atto di resistenza all’oppressione di un mondo ingiusto. Molti utenti utilizzano forum virtuali per trovare persone simili o che vivono la stessa negativa posizione. 

I forum online possono essere utili agli incel per conforto e supporto e dall’altro aumentano estremismi e violenza contro altri o se stessi. Inoltre, i luoghi virtuali consentono agli utenti di diffondere idee e contenuti reali o artefatti che rafforzano convinzioni misogine e disfunzionali sulla società. Il gruppo degli incel richiede prevenzione e sensibilizzazione e ha un livello notevole di depressione, ansia e solitudine. Gli episodi misogini e violenti devono essere corretti tramite l’educazione all’uguaglianza di genere. Un’alfabetizzazione digitale ed emotiva, fornendo strumenti per l’espressione più funzionale di emozioni negative e trovare nuovi metodi per essere validati.