L’indice della borsa di Amsterdam, valore di riferimento per il prezzo del gas in Europa, è sceso ancora. In pratica, è in discesa da quando è stata trovata un’intesa tra i paesi europei per un tetto al prezzo del gas. L’indice Ttf della borsa di Amsterdam ha toccato i 55,3 euro al megawattora. Un valore che non si vedeva da settembre 2021. Infatti, da quando la Russia ha invaso l’Ucraina ci sono stati finora aumenti da record.
Poi a metà dicembre l’andamento dei prezzi è stato al ribasso, Nelle prime settimane del 2023 il prezzo del gas si è mantenuto tra i 70 e i 64 euro al megawattora. Il motivo del ribasso non consiste nel tetto al prezzo del gas. I motivi della diminuzione del prezzo sono altri e associati alla domanda del gas sul mercato.
Per fortuna il caldo anomalo dell’inverno 2022-2023 ha mantenuto bassa la domanda di gas. Gli stoccaggi sono rimasti quindi semipieni per la minore domanda. Il gas abbonda anche per l’arrivo di navi cariche di Gnl, il gas naturale liquefatto dalla Cina. Gli esportatori cinesi di Gnl preferiscono al momento il mercato europeo per la scarsa domanda in Cina e per i prezzi bassi. A preoccupare è la primavera 2023 quando si dovrà fare riserva di gas per il prossimo inverno 2024.
Il 2023 potrebbe essere il primo anno con il gas russo assente dalle importazioni europee. Il Gnl, così, avrà il ruolo di primo piano nella sostituzione delle forniture russe mancanti. A breve però si avranno anche temperature veramente invernali, aumentando il consumo di gas, e incrementandone il prezzo sul mercato. A breve termine però l’andamento positivo dei prezzi può far sperare bene per le bollette.