Finalmente dal 16 gennaio su Sky e Now Tv potete trovare disponibile, in contemporanea con l’uscita su HBO Max, il primo episodio dell’attesissima serie tv. The Last Of Us è la nuova serie firmata HBO tratta dal famoso videogioco della Naughty Dog, casa di produzione che è stata coinvolta nel processo creativo dello show televisivo in tutto e per tutto. Già dal primo episodio vi sembrerà di essere stati catapultati in una nuova missione di Joel ed Ellie ma non sarà così. Il primo capitolo di The Last Of Us è una splendida introduzione della storia: dalla presentazione del contesto fino all’iniziale conoscenza dei personaggi. Nel primo episodio scoprirete come la vita di Joel è cambiata drasticamente in un paio di minuti senza alcuna possibilità di ritorno. È un primo episodio perfetto? No, non tutto è stato costruito al meglio o presentato a dovere ma le atmosfere sono impeccabile. Dopo un pilot così è davvero impossibile non desiderare di vedere subito il secondo episodio. Purtroppo, dovremo attendere il 23 di gennaio.
The Last Of Us When You’re Lost in the Darkness, un’introduzione quasi perfetta
Come vi ho già largamente comunicato nella recensione e nell’analisi dell’intera stagione di The Last Of Us, lo show HBO è degno di essere definito di genere post-apocalittico. Neil Druckmann e Craig Mazin, i creatori dello show HBO, dimostrano che creare una serie dedicata agli zombi con un notevole approfondimento sugli umani è possibile senza cedere al banale o al già visto. The Last Of Us ci regala un approfondimento sulla vita post pandemia di un uomo ed una ragazzina, i veri protagonisti della serie. Due persone apparentemente inconciliabili, lontane per vissuto, gusti e pensieri ma che da sopravvissuti trovano l’uno nell’altro la casa che stanno cercando da tanto tempo.
The Last Of Us è tratta dall’omonimo videogioco della Naughty Dog, casa di produzione che è stata coinvolta nel processo creativo dello show televisivo in tutto e per tutto. Non dovrà sembrarvi strano se durante la visione dei vari episodi vi capiterà di chiedervi se state davvero vedendo la serie o se siete all’interno di una nuova avventura videoludica.
Se avete già avuto modo di giocare al videogioco e siete quindi diventata grandi fan sarà per voi molto facile calarvi nelle atmosfere della serie, chi invece non lo ha mai visto e non conosce quindi il prodotto originale, si innamorerà presto della versione della storia costruita da HBO. Impossibile non empatizzare con i personaggi fin dal primissimo capitolo.
“When You’re Lost in the Darkness” è una splendida introduzione a tutta la storia che verrà narrata nei capitoli successivi. Fin dai primi minuti si percepisce la tensione nell’aria e la tempestiva devastazione che da lì a poco distruggerà la vita dei protagonisti.
Il capitolo si apre con una breve intervista a due scienziati in merito a potenziali infezioni e virus, oltre che a problematiche sanitarie del periodo. È possibile e pronosticabile una pandemia nel futuro? Forse no ma quanto meno si possono prevedere eventuali cause di infezioni, magari non quelle concrete che si presenteranno ma soltanto quelle ipotetiche. In questa breve ma importate introduzione ambientata sul finire degli anni ’60 il primo capitolo di The Last Of Us semina già i primi indizi di una tragedia che è dietro l’angolo. Grazie alla spiegazione dello scienziato comprendiamo a pieno la modalità di infezione, le cause e le conseguenze che i funghi mutati provocano nell’uomo e come rapidamente acquisiscono il controllo sull’essere umano. Non servono immagini, la spiegazione è straziante, disarmante e ci lascia senza parole dato che sappiamo bene cosa accadrà dopo.
L’episodio si apre mostrandoci una torrida giornata di fine settembre del 2003, precisamente il giorno 29 settembre del 2003. Il riscaldamento globale ha raggiunti picchi praticamente insostenibili. La linea temporale nello show HBO è stata spostata in modo che l’epidemia si sia verificata nel 2003 anziché nel 2013 come nel gioco, mentre la narrazione post-apocalittica si svolge nel 2023, e non nel 2033 come nel corrispettivo videoludico. Vi chiederete il perché di questa scelta. La risposta è facile e presto detta: l’immedesimazione dello spettatore. Ambientare un film o una serie tv nell’anno di visione in cui avviene la prima messa in onda è importante per permettere allo spettatore di immedesimarsi a pieno con i personaggi, entrare in empatia con gli stessi e immaginare come sarebbe la propria vita se per sbaglio ci si ritrovasse nell’universo di The Last Of Us.
Penso che per tutti la scelta compiuta dagli sceneggiatori di The Last Of Us sia ben accetta. Chi potrebbe mai lamentarsi?
Passando oltre, nel primo capitolo dello show impariamo subito a conoscere Joel e la sua famiglia: sua figlia Sarah e suo fratello Tommy, interpretato da Gabriel Luna. Joel e Tommy svolgono assieme un’attività di famiglia, sono muratori. La torrida giornata, praticamente estiva, nel Texas inizia molto presto. Sarah prepara la colazione al padre che, proprio oggi, festeggia il suo trentaseiesimo compleanno ma è troppo impegnato con questioni lavorative per dare importanza alla ricorrenza. La ragazzina, di cui non viene specificata l’età, appare autonoma, responsabile e coscienziosa. È decisa a realizzare un regalo al padre benché non possa permetterselo. Le condizioni di vita della famiglia composta da solo Sarah e Joel non sono abbienti. Si percepisce che conducono una vita senza agi e troppi comfort, Joel fa di tutto pur di garantire una buona condizione di vita alla figlia, anche se per farlo è costretto a lavorare fino a tarda serata trascurando così la ragazzina.
Sarah è decisa rendere speciale il giorno del suo papà; perciò, dopo scuola si reca nell’orologeria del paese per poter sistemare l’orologio del padre, un vecchio cimelio di famiglia. Proprio mentre il proprietario stava per consegnare alla ragazza l’orologio, dal retrobottega compare la moglie dell’orologiaio che in tutta fretta sbatte Sarah fuori dal negozio, chiudendolo con largo anticipo. Si percepisce subito che qualcosa è accaduto. Non appena la ragazza mette un piedi fuori dal locale diversi elicotteri iniziano a circolare nel cielo. Qualcosa è accaduto e i protagonisti lo scopriranno presto.
Prima di cena la ragazza passa a salutare i vicini e chiede gentilmente in prestito un DVD, scopriamo poi poco dopo che il film è il preferito del padre e la ragazza aggiunge il disco al regalo che le ha appena confezionato. Sfortunatamente per Sarah il padre torna a casa solo alle 22 e senza torta. Non è il compleanno che aveva sperato ma il regalo sorprende Joel e il DVD diventa la colonna sonora delle loro nottata, interrottasi prima del previsto a causa del fratello di Joel. Tommy è stato arrestato e Joel, da bravo fratello maggiore è pronto a soccorrerlo. Proprio mentre Joel è fuori casa, Sarah si sveglia a notte fonde a causa di schiamazzi che provengono da fuori. Il cane dei vicini non vuole più entrare in casa e, nonostante la ragazza cerchi in tutti in modi di riportarlo all’interno, non c’è nulla da fare. Sarah, insospettita, sceglie di entrare nella casa per verificare se è successo qualcosa. In effetti qualcosa è accaduto: i vicini sono stati divorati, letteralmente mangiati, dalla più anziana della casa. La signora anziana che i due vicini accudivano sembra essere in possesso di una forza disumana. Da persona non più in grado di provvedere a sé stessa a mostro nel giro di poche ore.
L’anziana signora è la prima infetta che The Last Of Us sceglie di mostrare. Una creatura fuori controllo, potente e mostruosa si è impossessata del corpo della vecchietta. Non c’è possibilità di far rinsanire colei che si celava una volta dietro il mostro. Joel arriva a casa appena in tempo per salvare la figlia dalle grinfie dell’infetta. Padre, figlia e zio non esitano un secondo e, avendo compreso il pericolo e l’infezione in corso, scelgono di scappare. La fuga parte rapidamente, quasi improvvisamente. Un minuto prima era tutto normale e quello dopo il mondo si stava letteralmente trasformando in un incubo. Tutta la nazione e, in generale, gli interi Stati Uniti sembrano stati travolti da una crisi sanitaria che ha causato il panico generale e l’immediata fuga. Come vedrete, i protagonisti tentano subito la fuga verso il Messico ma le strade sono bloccate, il traffico è impossibile da arginare e Joel ne è consapevole. I tre protagonisti vengono coinvolti in un incidente stradale causato da infetti. Sono così costretti a lasciare la macchina e proseguire la fuga a piedi. Peccato che Sarah sia rimasta ferita nell’incidente in macchina e non è in grado di camminare da sola. Il padre sceglie così di sollevare la figlia e scappare dagli infetti di corsa con lei in braccio, correndo tra le varie abitazioni. Quando sembra che la corsa sia finita arrivano in soccorso i militari muniti di armi da guerra. Uccido l’infetto ma poi, a causa di comandi ricevuti dai superiori, sono costretti a sparare anche a Joel e Sarah, finché non arriva in loro soccorso Tommy. Tutto sembra risolto finché Joel non si accorge che la figlia è stata colpita da più colpi d’arma da fuoco e la ferita è fatale. Si conclude così la prima parte del primo capitolo di The Last Of Us. La vita pre-pandemia termina nel dramma totale. La vita di Joel non sarà più la stessa.
L’apocalisse è iniziata
Dal 2003 passiamo al 2023, vent’anni sono passati e Joel non è più l’uomo affettuoso, generoso e disponibile di un tempo. Ora si trova a Boston, in una città sottoposta a zona di quarantena e sotto il controllo federale. Joel lavora duramente per sopravvivere e racimolare il denaro necessario per i suoi scopi personali. Ora Joel è burbero, senza speranze e solo, nonostante non lo sia realmente. Joel ha trovato Tess, una donna determinata e forte che rappresenta per Joel l’ultimo pilastro di umanità nella sua nuova e desolata vita. A cambiare la routine e rimettere in circolo l’avventura è Ellie, una giovane ragazzina di 14 anni immune all’infezione. Ellie è orfana, sola e tenuta prigioniera dai federali allo scopo di studiarla e trovare una cura all’epidemia. Qui intervengono Joel e Tess: solo loro sono in grado di portare a termine la missione, ossia portare la piccola Ellie fino ad un laboratorio situato dall’altra parte degli Stati Uniti. Questa non era di certo l’avventura che avevo in mente Joel ed Ellie ma accettano l’incarico perché la ricompensa è un’importante batteria. Così avviene la prima interazione tra Joel ed Ellie. La ragazzina è irriverente, con la battuta sempre pronta e un’evidente necessità di ricevere affetto e protezione. Ellie ha solo 14 anni e non ha mai vissuto nell’era pre-pandemia. Per lei è perfettamente normale vivere in zone protette, non ha mai visto le città libere. Il viaggio che sta per intraprendere la cambierà per sempre. È consapevole dell’importanza che essa stessa rappresenta e non intende tirarsi indietro. È piccola ma con una personalità ben definita, tanti traumi alle spalle ed un futuro senza dubbio incerto. La speranza però non la abbandona.
Questo è lo scenario del primo episodio di The Last Of Us. Un viaggio è alle porte e i protagonisti sono pronti ad intraprenderlo.
È necessaria una qualche considerazione in merito agli effetti visivi ben realizzati ma non straordinari. La fotografia e la regia invece sono nel perfetto stile HBO, nulla da dire. Una qualità ed uno standard che si conferma show dopo show, The Last Of Us non è da meno.
Cosa invece non ha funzionato?
Devo per forza di cose constatare che il primo episodio di The Last Of Us è molto emotivo, ricco di azione e introduzioni in merito ai personaggi ma sono praticamente assenti le contestualizzazioni in merito alla diffusione della pandemia e alle modalità dell’infezione, salvo che per le pronosticazioni dello scienziato in apertura di episodio. A mio avviso questa mancanza può risultare un difetto per coloro che non conoscono per nulla il prodotto d’origine, altrimenti non è particolarmente importante ai fini della trama dato che già nel capitolo due le varie lacune vengono colmate a dovere. Mi permetto di constatare la bellezza della sigla, in salsa HBO. I richiami, infatti, ai prodotti pregressi come GOT o House of the Dragon sono evidenti.
Se apprezzate gli episodi ricchi di colpi di scena, introspettivi ma non troppo e che preannunciano molto, ma davvero molto altro il primo capitolo di The Last Of Us è tutto ciò che state aspettando.
A coloro che non lo hanno apprezzato chiedo di concedere alla serie una seconda opportunità, credetemi alcuni episodi sono splendidi e sarà per voi difficile trattenere le lacrime. Preparatevi già per il capitolo 2, non vi dico per il terzo. Magnifici ma anche terribilmente drammatici.
Il primo capitolo di The Last Of Us è una splendida introduzione della storia: dalla presentazione del contesto fino all’iniziale conoscenza dei personaggi. Nel primo episodio scoprirete come la vita di Joel è cambiata drasticamente in un paio di minuti senza alcuna possibilità di ritorno. È un primo episodio perfetto? No
- Una splendida introduzione
- Ho apprezzato la presentazione della vita pre-pandemia di Joel ed in contrasto con quella post
- Splendida fotografia e regia
- Già ottima la caratterizzazione dei personaggi
- Mancano le dovete spiegazioni sulla diffusione dell'infezione