Chi sarà il prossimo CEO di Twitter? Ecco la rosa dei candidati più papabili

Elon Musk triste

Un mese fa Elon Musk si è impegnato a dimettersi da CEO di Twitter, dopo che gli utenti del social network si erano espressi per le sue dimissioni partecipando ad un sondaggio che ha avuto un esito plebiscitario.

Il miliardario aveva poi precisato che si sarebbe dimesso solamente dopo che avrebbe individuato un degno successore. A distanza di un mese, Musk rimane saldamente al suo posto e di un possibile manager incaricato di raccogliere il suo testimone non se ne vede nemmeno l’ombra.

Dunque, chi sarà il prossimo CEO di Twitter? La rivista The Verge ha provato a dare una risposta, creando una rosa con i candidati più papabili.

Al primo posto troviamo Sheryl Sandberg, ex N.2 di Facebook. «È la scelta più ovvia, soprattutto se Musk intende davvero continuare a seguire la parte tecnologica di Twitter lasciando gli affari ad un nuovo amministratore delegato», scrive Alex Heath su The Verge. «La Sandberg ha la capacità di attrarre e mantenere nuovi inserzionisti (e Twitter ne ha disperatamente bisogno), in compenso non è detto che vada d’accordo con Elon Musk, che peraltro non è nemmeno un grande fan di Facebook».

La lista prosegue con Emmett Shear, fondatore e CEO di Twitch. «Non era nella mia lista di papabili candidati, ma a forza di chiedere in giro il suo nome ha iniziato ad essere citato frequentemente», spiega Heath. Pro: è un veterano dell’intrattenimento e sappiamo che Elon Musk vuole rendere i video un asset molto più importante per Twitter. In compenso, Twitch non è stato in grado di espandersi oltre alla nicchia di utenti giovanissimi e appassionati di videogiochi, mentre Musk vuole trasformare Twitter in un prodotto trasversale in grado di attrarre oltre 1 miliardo di utenti.

Un altro nome pertinente è quello di Vanessa Pappas, cioè la COO di TikTok con un passato in YouTube, per cui ha curato a lungo tutta la parte di monetizzazione dedicata ai creatori di contenuti. «Si dice che voglia abbandonare il suo ruolo in ByteDance, ma probabilmente non è il profilo migliore per guidare Twitter».

Un altro nome interessante e potenzialmente in linea con le esigenze di Twitter è quello di Jim Lanzone, ex CEO di Tinder e attuale N.1 di Yahoo. «Il background di Lanzone è più nel settore dei media e della pubblicità, a parte il suo breve periodo come CEO di Tinder», spiega The Verge. «Attualmente è alla guida di Yahoo, ma potrebbe cambiare squadra se gli dovesse arrivare un’offerta congrua. Ha i contatti con il business pubblicitario, oltre che l’esperienza operativa necessaria per guidare un’azienda delle dimensioni di Twitter».

La lista di The Verge prosegue e si chiude con Kevin Systrom, co-fondatore e CEO di Instagram. Se ne è andato dopo uno scontro con Mark Zuckerberg, ma sicuramente sa il fatto suo su come creare e gestire un social network di successo. Di contro non ha grosse esperienze (o contatti) con il business delle pubblicità. Rimane un eccellente candidato, ma non è affatto detto che voglia nuovamente assumere la guida di una grossa piattaforma social. Del resto ha già avuto una buonuscita estremamente generosa da Instagram e ha già dato prova di non essere disposto a lavorare sotto la guida di un altro miliardario.

 

 

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