Croazia: fa parte dell’area Schengen e dell’Eurozona

Croazia nell’area Schengen e nell’Eurozona

Da gennaio 2023 c’è stata la rimozione dei controlli alle frontiere terrestri e marittime con Slovenia, Ungheria e Italia. La frontiera esterna Schengen invece è formata dalle frontiere esterne con Serbia, Bosnia-Erzegovina e Montenegro. Gli aeroporti internazionali croati avranno una transizione di 3 mesi per l’adeguamento dei propri controlli alle frontiere. Entro il 26 marzo 2023 i voli originari di Schengen in arrivo in Croazia non saranno più controllati a livello di passaporti/di frontiera. 

Coloro che si imbarcano tra paesi Schengen sono tenuti a superare i controlli di fronte all’ingresso Schengen all’arrivo nell’area Schengen. Inoltre, i viaggiatori devono superare i controlli alle frontiere di uscita Schengen al momento della partenza. Chi è in possesso di un visto Schengen potrà entrare in Croazia e muoversi in totale libertà dentro Schengen. 

L’entrata della Croazia in Schengen la fa unire ad altri 26 paesi dell’UE e del SEE. Si tratta di paesi che hanno abolito tutti i passaporti e gli altri tipi di controllo delle frontiere ai confini. Schengen rappresenta un’unica giurisdizione in ambito di una politica comune dei visti per i viaggi internazionali. L’apertura di una frontiera Schengen nei confronti dei vicini Schengen cancellerà la congestione delle frontiere per i turisti. 

Dall’altra aumenterà le responsabilità croate alle frontiere esterne in relazione ai vicini non Schengen. L’introduzione dell’euro come valuta ufficiale dal 1 gennaio 2023 dovrebbe avere vantaggi sul turismo croato. Saranno facilitati gli ospiti stranieri non avendo costi di conversione con maggiore trasparenza.

 

 

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