The Last Of Us: la recensione della nuova serie HBO

Finalmente l’attesa è finita. Ora possiamo parlarvi di The Last Of Us, la nuova serie firmata HBO ed in uscita su Sky e Now Tv in contemporanea con la messa in onda statunitense su HBO Max. La serie con Pedro Pascal e Bella Ramsey è tra le più attese del 2023, a ragion veduta. La produzione è HBO ed il cast vanta nomi importanti al servizio di una storia tratta da uno dei video giochi immersivi più amati degli ultimi tempi. Tutte premesse per un cocktail pazzesco. Il risultato ha soddisfatto le aspettative? Sì, dopo aver visto in anteprima assoluta l’intera prima stagione di The Last Of Us posso assicurarvi che la visione merita l’hype generale che lo show porta con sé. Una vera serie survival post-apocalittica on the road. Joel ed Ellie sono gli assoluti protagonisti di una storia che racchiude tante altre piccole ma importanti storie. The Last Of Us è il racconto dei sopravvissuti, un’avventura caratterizzata dal dolore, dalla tenacia e all’insegna dell’adrenalina. In The Last Of Us nessuno è realmente al sicuro, mai. Non affezionatevi troppo ai personaggi secondari, potreste restare delusi. Pedro Pascal ormai è il padre per eccellenza nelle serie tv, il rapporto tra padre e figlia che si instaura gradualmente tra Joel ed Ellie è toccante, profondo e genuinamente commovente. Preparate i fazzoletti, The Last Of Us sta arrivando!

Piccola premessa: in questo pezzo troverete considerazioni, analisi e commenti che riguardano l’intera prima stagione di The Last Of Us. Ho avuto l’opportunità di visionare l’intera serie in anteprima e perciò in questa sede vi racconterò tutto ciò che potrete attendervi dallo show, senza se e senza ma. L’unica cosa su cui non posso esprimermi a pieno sono gli effetti visivi e la fotografia, entrambi oggetto di ritocchi in fase finale. Ad ogni modo, ogni lunedì troverete la recensione di ogni singolo episodio di The Last Of Us arricchita dei relativi commenti in merito a ciò che al momento non posso valutare a pieno. Pronti ad immergervi nell’universo di The Last Of Us? Cominciamo!

The Last Of Us: la serie survival post-apocalittica che desideravamo da sempre

In tanti desideravo da molto, forse davvero troppo tempo un prodotto visivo di genere post-apocalittico che risultasse ben fatto e credibile dall’inizio alla fine. Negli ultimi anni in diversi ci hanno provato ma i risultati non sono stati quelli sperati, nemmeno lontanamente vicini alle aspettative di successo minime. Da ultima vi segnalo la fallimentare serie Netflix dedicata a Resident Evil: bocciata da pubblico e critica. Lo show ha fatto il suo debutto sulla piattaforma dalla grande N la scorsa estate e da quel momento nessuno ha più parlato di potenziali rinnovi, non è assolutamente un caso. Trama mal costruita ed effetti visivi pessimi: ecco Resident Evil di Netflix. Non da meno era il film Resident Evil: Welcome to Raccoon City, indipendente dallo show Netflix ma comunque fallimentare. Sembra che i progetti cinematografici o televisivi tratti da videogiochi dedicati agli zombie non abbiamo molta fortuna. La sorte potrebbe cambiare dopo l’uscita di The Last Of Us. Finalmente, infatti, ecco una serie tv degna di questo nome tratta da un videogioco a sfondo post-apocalittico. 

Neil Druckmann e Craig Mazin, i creatori dello show HBO, dimostrano che creare una serie dedicata agli zombie con un notevole approfondimento sugli umani è possibile senza cedere al banale o al già visto. The Last Of Us ci regala un approfondimento sulla vita post pandemia di un uomo ed una ragazzina, i veri protagonisti della storia. Due persone apparentemente inconciliabili, lontane per vissuto, gusti e pensieri ma che da sopravvissuti trovano l’uno nell’altro la casa che stanno cercando da tanto tempo. 

The Last of Us serie tv diversa dal gioco originale

The Last Of Us è tratta dall’omino videogioco della Naughty Dog, casa di produzione che è stata coinvolta nel processo creativo dello show televisivo in tutto e per tutto. Non dovrà sembrarvi strano se durante la visione dei vari episodi vi capiterà di chiedervi se state davvero vedendo la serie o se siete all’interno di una nuova avventura videoludica. Neil Druckmann, sceneggiatore del gioco, ha anche diretto un episodio della serie tv. L’universo televisivo di The Last Of Us renderà fieri i fan del videogioco. La serie prende la trama, le premesse e l’immaginario visivo del gioco e lo trasforma in salsa live action regalandoci un prodotto curato in ogni minimo particolare, come solo HBO ormai sa fare. D’altronde dalla combinazione tra Naughty Dog e HBO non poteva che nascere un prodotto eccellente. HBO è la casa di Game of Thrones, House of the Dragon, I Soprano e The White Lotus, potevamo attenderci una serie mediocre? Assolutamente no!

Chi non ha mai giocato alla Playstation non avrà alcun problema a visionare lo show. The Last Of Us è completamente indipendente dal prodotto madre, tutto ciò che serve per comprendere a pieno la serie viene esaurientemente illustrato nei vari capitoli. Ad ogni domanda viene fornita una risposta. Persino le spiegazioni scientifiche legate all’infezione risultano più semplici con l’ausilio delle immagini. Affascinante e sufficientemente complessa, senza risultare troppo cervellotica: ecco The Last Of Us. 

La serie inizia il suo primo capitolo mostrando la vita prima dell’apocalisse. Joel aveva usi, abitudini e affetti completamente diversi. Nel 2003 improvvisamente la sua vita cambia drasticamente. Un fungo mutato ha contagiato gli esseri umani privandoli della loro memoria, del loro essere e trasformandoli in mostri assetati dal desiderio di diffondere nel mondo la propria infezione. Si tratta del Cordyceps, un fungo parassita originatosi in natura che ha attaccato solo il genere umano trasformandolo in pericolose mostruosità davvero simili agli zombie. Non sembra esserci cura. Una volta contagiati l’unica fine possibile è la morte. Lo show ci mostra come in un battito di ciglia la vita di Joel è cambiata senza alcuna possibilità di ritorno. Il passato resterà ancorato ad un tempo lontano, da quel terribile giorno di settembre del 2003 la sopravvivenza è tutto ciò che conta. Il governo ci viene mostrato come tiranno e segregatore: i militari non esitano ad uccidere se sospettato di infezioni in atto. Le città aperte non sono più possibili, la popolazione superstite, non infetta, vive all’interno di centri abitativi denominati zone di quarantena costantemente sorvegliate dai Federali e sottoposte a rigide regole di lavoro, vita e sopravvivenza. È in atto la legge marziale: viene giustiziato chiunque risulti sospetto di infezione. I territori esterni alla zona di quarantena sono stati bombardati per tentare di uccidere definitivamente gli infetti. I risultati però non sono stati quelli sperati. Si sopravvive soltanto, non esiste più la vera vita in The Last Of Us. 

Pedro Pascal e Bella Ramsey: i protagonisti di The Last Of Us

Personalmente non sono mai stata scettica in merito alle interpretazioni o all’attinenza rispetto al corrispettivo videoludico di Pedro Pascal e Bella Ramsey. Ormai Pascal è una garanzia. Non è più un volto noto ai pochi ed appassionati. Pedro Pascal dopo Game of Thrones ha lanciato la sua carriera ed ora grazie a The Mandalorian e The Last Of Us è tra gli attori più celebri degli ultimi anni. La non tanto piccola Bella Ramsey ha già dimostrato di avere le capacità per tenere testa a persone decisamente più grandi di lei in Game of Thrones. In The Last Of Us Bella Ramsey veste i panni di Ellie, la giovane ragazzina di 14 anni da proteggere perché portatrice di una nuova possibilità di vita. Ellie è stata morsa da un infetto ma è sopravvissuta. La ragazzina è immune all’infezione e nel suo sangue esiste una potenziale cura alla pandemia. Ellie è immune ma porta con sé i segni dell’infezione che l’ha colpita, perciò nessuno deve sapere che, sebbene ora non sia infetta, è stata morsa. L’incontro tra Joel e Ellie non è dei più teneri e piacevoli, anzi. I due vengono riuniti per circostanze non per scelta. A Joel e Tess viene affidato il compito di portare in salvo la ragazzina fino ad un laboratorio parecchio lontano da Boston allo scopo analizzarla per trovare una cura all’infezione. Le prime interazioni tra Joel e Ellie sono fredde e distaccate. Nessuno dei due si fida dell’altro. Joel è un uomo burbero che ha messo a tacere i sentimenti dopo troppa sofferenza subita in passato, ora pensa solo al tornaconto personale e alla sopravvivenza. Ellie si mostra più matura dell’età che ha, 14 anni, ma in fondo ha bisogno di sentirsi amata, protetta e spensierata. È irriverente, testarda e pronta all’avventura. Finge di non avere paura ma non ha mai vissuto nelle città aperte e non conosce le reali condizioni delle stesse. Regge bene la tensione ed è pronta a difendere Joel se si presentasse la necessità. Ama leggere e ridere, vorrebbe vivere come una ragazzina normale ma conosce la responsabilità che la affligge. 

Pedro Pascal e Bella Ramsey

Se amate le storie commoventi, che crescono di intensità pian piano The Last Of Us è quello di cui avete bisogno. Durante i nove capitoli della prima stagione dello show HBO vi accorgerete che l’affetto tra i due protagonisti cresce pian piano. Da estranei a conoscenti e solo gradualmente Joel ed Ellie diventano amici. Solo dopo tante avventure, diverse chiacchiere e confidenze Ellie e Joel comprendono di volersi più bene di quanto avevano inizialmente programmato. Entrambi convinti di aver messo a tacere i loro sentimenti dovranno ricredersi. Il trope del found family è un’importante colonna portante della serie. Sia Joel che Ellie sono soli e senza saperlo cercano qualcuno da considerare casa ovunque siano. La famiglia è ciò che inconsapevolmente bramano, ciò di cui hanno bisogno per affrontare sfide che solo un mondo sterminato e sopraffatto dalla pandemia può generare. Il loro rapporto è credibile dal minuto uno del primo episodio fino all’ultimo. Benché sappiano tutti che prima o poi Ellie finirà per considerare Joel il padre di cui ha bisogno e al tempo stesso Joel ritroverà in Ellie la figlia che tanto sogna, il piacere di scoprire pian piano come si evolve bene e in maniera credibile la loro relazione è impagabile. Gli sceneggiatori di The Last Of Us hanno fatto un lavoro di scrittura minuzioso, ricco di particolari e dettagli che non passano di certo inosservati e che fanno la differenza. Impossibile non empatizzare con entrambi i protagonisti. La loro storia è realmente emozionante e coinvolgete. Ottime le interpretazioni di Pedro Pascal e Bella Ramsey. I due attori hanno un’ottima chimica, si percepisce che la serenità e la fiducia reciproca regna anche al di fuori del set. Pedro Pascal ormai è il padre televisivo per eccellenza, dopo Baby Yoda ora è il padre adottivo persino di Ellie. Come dare torto ai responsabili dei casting che lo scelgono ormai sempre per questi ruoli. Il volto di Pascal trasmette sicurezza, quella sensazione che solo un padre è in grado di dimostrare ai propri figli. Bella Ramsey è un’ottima conferma. L’avevamo tutti amata nei panni di Lyanna Mormont in Game of Thrones, ora, sempre sotto le ali di mamma HBO, si dimostra un’interprete eclettica, convincente e in grado di reggere assieme a Pascal l’intera serie sulle proprie spalle. Si The Last of Us sono Joel e Ellie. 

The Last Of Us: una storia dentro la storia

Avete mai avuto la sezione di guardare una serie tv e percepire che vi stavate trovando all’interno di una matrioska? La bambola russa riassume perfettamente la capacità della serie HBO di narrare storie secondarie pur senza uscire dai binari della trama principale. Vi sembrerà assurdo, difficile, impossibile ma è così. The Last Of Us in soli 9 episodi racconta e sviluppa a dovere la storia di Joel e Ellie intrecciando al tempo stesso le vicende di personaggi secondari mediante storie destinate a durare per soli 2 capitoli ma che vi resteranno impresse per tutta la stagione. The Last Of Us ha questo super potere: farvi affezionare ai personaggi per poi spezzarvi il cuore poco dopo. Per evitare spoiler non vi racconterò le storie dei personaggi secondari che avrete il piacere di conoscere in The Last Of Us ma vi consiglio caldamente di non affezionarvi. Come Game of Thrones prima ed House of the Dragon poi ci hanno insegnato: mai legarsi troppo ai personaggi non assoluti protagonisti, si corre il rischio di restare delusi e privati del proprio beniamino nel giro di una stagione. Io però vi anticipo che ho amato l’episodio numero 3, ne parleremo a dovere il giorno dell’uscita.

La bellezza di The Last Of Us risiede anche nella sua duttilità: è una serie a trama orizzontale ma che sceglie di dedicare coppie di episodi ad avventure a trama verticale. Si tratta di storie che forgiano i nostri protagonisti ma al tempo stesso raccontano esperienze di vita isolate e distante a non avere troppe ripercussioni sulla trama generale dello show. Non si tratta assolutamente di capitoli filler o missioni da compiere tipiche di un videogioco statico ma veri e propri incontri che cambiano per sempre Joel ed Ellie. Ipoteticamente i singoli capitoli dedicati a personaggi secondari sarebbero visionabili anche singolarmente (ad esempio l’episodio numero 3 e 5) talmente sono ben strutturati e completi. Ovviamente vi consiglio di guardarvi tutta la serie e di non privarvi del minimo dettaglio. The Last Of Us merita nel suo complesso. Fidatevi non ve ne pentirete. La fruizione settimanale è perfetta e studiata a pennello sullo show. Episodio dopo episodio avrete sempre più bisogno di scoprire come procedono le avventure di Joel e Ellie. Il lunedì diventerà il vostro giorno della settimana preferito. 

88
The Last of Us
Recensione di Chiara Giovannini

The Last Of Us è il racconto dei sopravvissuti, un’avventura caratterizzata dal dolore, dalla tenacia e all’insegna dell’adrenalina. In The Last Of Us nessuno è realmente al sicuro, mai. Non affezionatevi troppo hai personaggi secondari, potreste restare delusi. Pedro Pascal ormai è il padre per eccellenza nelle serie tv, il rapporto tra padre e figlia che si instaura gradualmente tra Joel ed Ellie è toccante, profondo e genuinamente commovente. Preparate i fazzoletti, The Last Of Us sta arrivando!

ME GUSTA
  • Finalmente la serie post-apocalittica di cui avevamo bisogno
  • Ottima la chimica tra Pedro Pascal e Bella Ramsey
  • Cura eccellente di ogni dettaglio: dalla trama ai costumi fino ad arrivare alla colonna sonora
  • Il rapporto padre-figlia è il vero protagonista dello show
  • Troverete tante storie dentro LA storia
FAIL
  • Non ci sono elementi negativi da segnalare
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