Un occhio attento al riepilogo dell’anno 2022 per poter fare valide previsioni per il 2023 in tema di droni e UAS. Inoltre, a giugno 2023 Dronezine compirà 10 anni di vita. Dal 1 gennaio 2023 i droni senza marcatori di classe avrebbero potuto essere pilotati solo nella sotto categoria A1-A3. In pratica, solo in luoghi distanti almeno 150 metri da persone o cose, lontano da aree industriali e civili. Tutto sempre nel rispetto dei requisiti normativi: assicurazione e registrazione sul portale D-flight.
Uno slittamento di 365 giorni dovuto al Covid-19 o a ritardi normativi. Un aiuto valido, però, per chi non è ancora pronto a immettere sul mercato droni marcati con la relativa classe in categoria Open. Anche la questione “MTOM e peso al decollo” presente sui regolamenti europei sarà corretta con le prossime revisioni ed emendamenti. La definitiva applicazione dei regolamenti europei viene posticipata al 1 gennaio 2024.
La piattaforma D-Flight, l’omonimo portale avrebbe dovuto essere dal 1 gennaio 2022 l’unica piattaforma facilmente consultabile a livello digitale. Non è però ancora possibile. Mancano ancora moltissimi NotAm, gli avvisi per la navigazione aerea che hanno durata breve. Avvisi importanti per evitare impatti e collisioni tra aeromobili con pilota a bordo e droni. È importante analizzare, però, quali sono gli argomenti che hanno più interessato i lettori di Dronezine.
Riassumendo il 2022, tutto sembra andato abbastanza liscio. Uno degli articoli più letti dell’anno è stato quello sulla mancata conversione dei vecchi attestati Basici e Critici. Altra notizia letta quella della sanzione da 33mila euro inflitta a chi aveva volato con un drone senza assicurazione.
Ulteriori articoli interessanti parlano dei divieti di sorvolo sui Parchi. Da menzionare le recensioni sull’ottima permanenza di DJI al primo posto con ben 5 droni nuovi presentati nel 2022. Gli altri produttori intanto sono indietro.
- Droni: cosa è accaduto nel 2022 e previsioni per il 2023 (dronezine.it)