Un team californiano ha dichiarato che la “memoria motoria” si consolida durante il sonno. In pratica, revisiona le sperimentazioni e gli errori eliminando le azioni che il cervello ritiene buone. Il processo di “memoria motoria” connette tre diverse regioni cerebrali e ha luogo nella fase non-REM. Il sonno è fondamentale, perché mentre si dorme ci si focalizza sui fallimenti. Un metodo per portare avanti gli elementi di successo.

Le tre aree del cervello in questione sono: ippocampo, corteccia motoria e corteccia prefrontale. L’ippocampo è responsabile di memoria e navigazione. Nell’apprendimento veloce la corteccia prefrontale si coordina con l’ippocampo. Poi nell’apprendimento lento la corteccia prefrontale si lega a corteccia motoria e ippocampo. Questa fase porta allo spegnimento dei segnali associati ai fallimenti e all’accensione di quelli legati al successo. Quando le tre regioni sono sincronizzate, l’ippocampo diminuisce il suo ruolo e le azioni di successo entrano a far parte della “memoria motoria”. 

La sperimentazione dello studio è avvenuta sugli animali. All’inizio quando gli animali apprendevano l’azione, i segnali erano disturbati. Quando invece imparavano le azioni per avere successo, i segnali si erano sincronizzati con tassi di successo del 70%. Da lì il cervello sembra ignorare gli errori e mantiene la “memoria motoria”.