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Le migliori scoperte scientifiche del 2022

Come ogni anno è tempo di bilanci e anche noi della redazione scienze di Lega Nerd non vogliamo esimerci, ecco qui in breve le notizie scientifiche che hanno caratterizzato il 2022 appena passato.

La classifica di inizio anno per Lega Nerd è un must imprescindibile e anche per la redazione scienze è tempo di bilanci consci che non ci sarà una top 10 vera e propria, nessun flop e top, ma semplicemente una selezione delle notizie più interessanti e importanti che abbiamo scritto in questo anno ormai passato.  Sono tanti gli argomenti che si intrecciano nel vasto campo della Scienza quindi come sempre in questa particolare classifica troverete notizie di spazio, archeologia, tecnologia, medicina e tanto altro per donarvi un quadro più ampio possibile del 2022 ormai alle spalle.

Marte e lo spazio più profondo con il James Webb Telescope

Per quanto riguarda lo spazio il 2022 è stato veramente ricco di eventi. Iniziamo con i nostri strumenti che lavorano a distanze assiderali, uno so tutti Perseverance. Quest’anno, il più recente rover della NASA inviato su Marte ha continuato la sua ricerca di indizi di vita passata nel cratere Jezero, un cratere da impatto di 45 chilometri di larghezza in cui una volta probabilmente era presente dell’acqua. Attraversando il fondo del cratere il rover ha individuato alcuni aspetti sorprendenti, come una sottile patina violacea su alcune rocce, che ricorda una sorta di strato roccioso che sulla Terra è generato da microrganismi. Il rover ha anche fatto progressi nella sua attività di raccolta di campioni di roccia, individuando e sigillando 14 campioni la cui posizione sulla superficie di Marte sarà memorizzata per permetterne il recupero con una futura missione. A settembre, il rover ha intrapreso la tanto attesa esplorazione del delta di un antico flusso d’acqua ai margini del cratere.

Per quanto riguarda il James Webb Telescope le prime fotografie giunte sulla Terra da questo speciale “telescopio” hanno fatto impazzire gli appassionati e non. ll James Webb Space Telescope (JWST) della NASA, il gigantesco strumento a infrarossi ora parcheggiato a 1,5 milioni di km dalla Terra, ha trascorso metà del 2022 preparandosi a scattare le sue prime immagini. A luglio, queste fotografie sono state finalmente presentate, rivelando una visione del cosmo dettagliata come mai prima d’ora.

Nuovi dettagli sull’impatto che uccise i dinosauri

Dinosauri

Sessantasei milioni di anni fa un asteroide largo circa dieci km si abbatté sulle acque della penisola messicana dello Yucatán e quella collisione innescò un’estinzione di massa che eliminò più di tre quarti di tutte le specie, compresi tutti i dinosauri tranne gli uccelli, lasciando dietro di sé un gigantesco cratere sottomarino noto come Chicxulub. Tuttavia le ricerche su questo evento non si sono mai fermate, infatti a febbraio del 2022, alcuni ricercatori che stavano studiando una serie di pesci fossili morti in quell’evento, hanno concluso che l’asteroide ha colpito durante la primavera dell’emisfero settentrionale. A marzo, gli scienziati hanno fornito ulteriori informazioni sulla devastazione provocata dall’asteroide: dopo pochi minuti dall’impatto, le rocce formatesi a quelle temperature estreme sono piovute a più di 1.600 chilometri dal centro del cratere.

Ma la notizia straordinaria è stata quando ad agosto lo stesso team di ricerca ha annunciato di aver trovato segni di un altro possibile cratere sottomarino al largo delle coste dell’Africa occidentale, che ha circa la stessa età di Chicxulub, forse quindi la prova che un frammento dell’asteroide in arrivo si è staccato e si è schiantato sulla Terra in un altro punto.

San Casciano dei Bagni: 24 bronzi riemergono dal fango

Forse la scoperta archeologica più incredibile dopo i bronzi di Riace: a San Casciano, dal fango sono riemersi dei bronzi in perfette condizioni. Secondo il team di archeologi una scoperta che cambierà la storia e che potrà raccontare numerosi dettagli in più di quel periodo. Adagiato sul fondo della grande vasca romana, il giovane efebo, bellissimo, sembra quasi dormire. Accanto a lui c’è Igea, la dea della salute che fu figlia o moglie di Asclepio, un serpente arrotolato sul braccio. In Toscana sono stati rinvenuti 24 bronzi in perfette condizioni, un ritrovamento eccezionale che ci conferma una volta di più che l’Italia è un paese fatto di tesori immensi e unici. La stratificazione di diverse civiltà è un unicum della cultura italiana. Le statue sono state perfettamente conservate all’interno dell’acqua calda della sorgente che ne ha preservato meravigliose iscrizioni in etrusco e latino, incise prima della loro realizzazione.

Questi capolavori scoperti sono databili tra II secolo a.C. e il I secolo d.C, un periodo storico di importanti trasformazioni nella Toscana antica, nel passaggio tra Etruschi e Romani. Un’epoca di grandi conflitti  tra Roma e le città etrusche, ma anche di lotte all’interno del tessuto sociale dell’Urbe, nel santuario del Bagno Grande le nobili famiglie etrusche, in una fase in cui l’espansione di Roma significa anche osmosi culturale, dedicarono le statue all’acqua sacra.

Artemis 1 è partito ed è tornato sulla Luna

Lanciato il razzo Sls di Artemis 1, la prima missione senza equipaggio del programma Artemis, diretta all’orbita lunare. Ci sono voluti tre finestre di lancio per vedere il gigantesco razzo SLS staccarsi dalla rampa di lancio dello Space Launch System della Nasa è avvenuto dal Kennedy Space Center a Cape Canaveral. Dopo una lunga attesa, inizia così una missione nella quale anche la tecnologia europea e quella italiana rivestono un ruolo di primo piano. Dopo la delusione del mancato lancio del 29 agosto, e dei successivi tentativi, quando la partenza di Artemis I fu rinviata per un problema a uno dei quattro motori RS-25, il momento tanto atteso è arrivato alle ore 7:47 (ora italiana) del 16 novembre 2022: il meraviglioso enorme razzo SLS (Space Launch System), un razzo alto ben 98 metri (quasi vicino al mitico Saturn V) con a bordo la capsula Orion priva di equipaggio umano), si è staccato come da programma dalla rampa di lancio del complesso 39 del Kennedy Space Center in Florida (Usa).

È dunque iniziata, finalmente, la missione Artemis I, una missione storica perché la destinazione, dopo decenni, è di nuovo la Luna a 450mila km di distanza. O meglio, una serie di orbite che la Orion compirà attorno al nostro satellite naturale (con ampiezze diverse), prima di riprendere la via di casa, circa venticinque giorni più tardi, l’11 dicembre, dopo avere percorso un totale di circa 2.100.000 km. Questa è la prima di tre missioni che dovrebbero consentire di riportare gli Stati Uniti e i suoi alleati (tra i quali l’Europa, con l’Italia) sulla Luna.

Trovate microplastiche nel corpo umano

Frammenti di plastica sono stati trovati sulla cima del Monte Everest e nei più profondi abissi dell’oceano e ora, per la prima volta, anche nel sangue e nei polmoni di un corpo umano. All’interno di sacche di sangue donato, i ricercatori hanno trovato nanoplastiche, ovvero frammenti di dimensioni inferiori a un micron, che potrebbero essere state inalate o ingerite.

Sono state trovate anche fibre di plastica lunghe fino a due millimetri nei polmoni di pazienti chirurgici. Non è ancora chiaro se e in che modo questi pezzetti di plastica possano danneggiare la nostra salute, ma “sì, questo dovrebbe preoccuparci”, afferma l’ecotossicologo Dick Vethaak, “nel nostro sangue non dovrebbe esserci la plastica”.

I ragni possono sognare

Un esemplare di ragno saltatore (Evarcha arcuata) su un fiore. Sembra che questi aracnidi facciano sogni visivi — e forse anche incubi

Daniela Roessler, ecologa dell’Università di Costanza, normalmente svolge ricerche sul campo nella foresta amazzonica. Ma durante il lockdown a causa della pandemia di coronavirus nel 2020 la studiosa ha rivolto la sua attenzione ai ragni saltatori che popolano un campo vicino a casa sua a Trier, in Germania. Roessler ha notato che quando questi piccoli aracnidi sonnecchiano, penzolando dal filo con le zampe ripiegate, a volte sobbalzano come per una vivida attività onirica.

I movimenti che osservavo – racconta Roessler – mi hanno ricordato quelli di cani e gatti quando sognano .

Così ha allestito un laboratorio per osservarli più da vicino, e i risultati del suo studio, che sono stati pubblicati quest’anno, rivelano che i ragni saltatori sperimentano uno stato simile al sonno con movimenti oculari rapidi simili a quelli osservati negli esseri umani mentre sognano.

Il leggendario relitto spagnolo

Conosciuto come il “relitto della cera d’api”, per via dei blocchi di cera d’api trasportati dalla nave, il galeone perduto fa parte delle leggende locali da secoli. (foto ©National Geographic)

I resti di un galeone spagnolo del XVII secolo sono stati identificati sulla costa settentrionale dell’Oregon. Appartengono probabilmente al Santo Cristo de Burgos, un galeone che stava navigando dalle Filippine verso il Messico nel 1693, quando cambiò rotta e scomparve.

Conosciuto come il “relitto della cera d’api”, per via dei blocchi di cera d’api trasportati dalla nave che occasionalmente affiorano e raggiungono la riva, il galeone perduto fa parte delle leggende locali da secoli. Alcuni resti dello scafo della nave, tuttavia, sono rimasti non identificati fino a quando i ricercatori hanno analizzato le assi trovate in una grotta marina vicino ad Astoria e hanno scoperto che erano state realizzate con un tipo di legno duro utilizzato per costruire navi in Asia durante il XVII secolo: un indizio che punta proprio al disperso Santo Cristo de Burgos.

 Fusione nucleare, produrre l’energia come nel Sole

Mettere il Sole in scatola non è un’impresa facile. Fin dagli anni cinquanta i fisici cercano di imbrigliare la reazione che alimenta la nostra stella per produrre energia senza fine anche sulla Terra, ma nessuno è mai riuscito a generare con la fusione nucleare più energia di quanta se ne consuma per provocare la reazione.

Il Lawrence Livermore National Laboratory in California, che secondo le indiscrezioni sarebbe riuscito a centrare questo mitico target nelle ultime due settimane, avrebbe prodotto circa 2,5 megajoule di energia, ovvero circa il 120% dei 2,1 megajoule di energia consumati, dicono i bene informati. Il laboratorio ha confermato che un esperimento di successo si è recentemente svolto presso il suo National Ignition Facility, ma ha sostenuto che l’analisi dei risultati è ancora in corso. Se i risultati saranno confermati, com’è previsto con l’annuncio ufficiale del governo, si tratta di una svolta storica.

La violenta eruzione del vulcano di Tonga

A gennaio, il vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Ha’apai nel Regno di Tonga è esploso nella più potente eruzione degli ultimi decenni. L’esplosione ha generato un’onda d’urto che si è propagata su tutto il globo e imponenti tsunami che si sono abbattuti sulle coste vicine e lontane. Prima ancora che la polvere vulcanica si fosse depositata, gli scienziati si sono affrettati a raccogliere i dati sull’intensa eruzione, nella speranza di comprendere meglio il meccanismo alla base di questo straordinario scoppio e della cascata di effetti conseguenti. “Questa eruzione è estremamente particolare e strana da tutti i punti di vista”, afferma la vulcanologa Janine Krippner, che al tempo dell’evento faceva parte del Global Volcanism Program dello Smithsonian Institution.

L’eruzione ha scavato quasi 10 km cubi di roccia sul fondo marino, diventando così la più potente esplosione vulcanica del secolo. Lo scoppio ha innescato anche valanghe di cenere calda e detriti vulcanici – noti come flussi piroclastici – che hanno percorso il fondale marino per oltre 80 chilometri.

Il virus che scatena la sclerosi multipla

biomaterialiProprio all’inizio dell’anno veniva pubblicata, e proprio sulle pagine di Science, una ricerca che sembrava mettere un punto a una questione aperta da lungo nel campo della neurologia: il legame tra il virus Epstein-Barr e la sclerosi multipla. Da tempo nota l’associazione tra i due, lo studio mostrava che esisteva un nesso causale tra l’infezione e la malattia, sebbene la sola infezione del virus della mononucleosi da sola non fosse sufficiente a scatenare la malattia, di per sé multifattoriale. La ricerca sulle cause, ambientali e genetiche, della sclerosi multipla continua.

Trovato il più antico fossile di dinosauro africano

Ad agosto, un team di ricerca finanziato dalla National Geographic Society ha scoperto il più antico dinosauro trovato in Africa.

Ad agosto, un team di ricerca finanziato dalla National Geographic Society ha scoperto un fossile straordinario: il più antico dinosauro trovato in Africa. L’antica creatura, denominata Mbiresaurus raathi, è vissuta circa 230 milioni di anni fa, durante il periodo Triassico, ed è stata rinvenuta nella formazione rocciosa Pebbly Arkose in Zimbabwe.

Sebbene sia uno dei primi antenati conosciuti dei sauropodi, il gruppo che comprende gli iconici giganti dal collo lungo come i brontosauri, Mbiresaurus non era un gigante. Gli esperti stimano che l’anca dell’animale non arrivasse a 60 cm, rivelando gli umili inizi evolutivi di un gruppo di animali che in seguito avrebbe incluso le più grandi creature che abbiano mai abitato la terraferma.

Fonti

  • RaiNews.it
  • National Geographic
  • Wired.it
  • Science.org
  • i404.it
  • Ansa.it