La percentuale dei gruppi sanguigni in Italia è influenzata da vari fattori geografici, storici ed etnici. Secondo una recente indagine, le percentuali più alte di gruppi sanguigni in Italia sono: 

  • Gruppo sanguigno 0: 43,7% 
  • Gruppo sanguigno A: 35,2% 
  • Gruppo sanguigno B: 13,6% 
  • Gruppo sanguigno AB: 7,5% 

 

Il gruppo 0 è il più diffuso in Italia, seguito dai gruppi A e B. Il gruppo sanguigno AB è il meno diffuso. Le percentuali variano leggermente da regione a regione. Ad esempio, nella regione Lazio, il gruppo sanguigno 0 è il più diffuso (44,7%), seguito da A (33,5%), B (14,5%) e AB (7,3%). Nella regione della Valle d’Aosta, il gruppo sanguigno 0 è il più diffuso (45,4%), seguito da A (33,1%), B (14,4%) e AB (7,1%).

Gli italiani hanno anche una storia di mescolanza etnica con popolazioni di origini diverse che hanno portato alcune variazioni nei gruppi sanguigni. Ad esempio, un recente studio ha scoperto che nella regione del Friuli Venezia Giulia, le percentuali dei gruppi sanguigni sono leggermente diverse rispetto al resto del paese. In questa regione, il gruppo sanguigno 0 è il più diffuso (44,3%), seguito da A (32,4%), B (14,7%) e AB (8,6%).

È importante notare che non esiste un gruppo sanguigno che sia più comune di un altro. Come abbiamo visto, le percentuali variano da regione a regione. Inoltre, i gruppi sanguigni possono variare anche all’interno della stessa famiglia, a causa della mescolanza etnica. Pertanto, è importante che le persone sappiano qual è il proprio gruppo sanguigno, in modo da essere preparati in caso di un’emergenza medica.