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Cibo artificiale: il piano per opporsi e promuovere il made in Italy

Un piano per fermare gli alimenti in provetta. La presidente Meloni spiega cosa vuol fare il governo per fermare il cibo artificiale promuovendo il made in Italy.

Cibo artificiale: il piano per opporsi e promuovere il made in Italy

Giorgia Meloni, la nuova Presidente del Consiglio, è contro il cibo artificiale, essendo a favore del made in Italy. Un suo videomessaggio all’assemblea di Confagricoltura spiega qual è la strategia del governo italiano in Europa sui temi alimentari e agricoli. Secondo la Meloni il cibo artificiale:

 

rischia di spezzare il legame millenario che esiste tra la filiera agroalimentare e i prodotti destinati al consumo. Il governo continuerà a vigilare per evitare sorprese e a contrastare in ogni sede qualsiasi tentativo di omologazione alimentare, cioè l’odiosa imitazione dei nostri prodotti di eccellenza.

 

 

La Meloni rivendica il fatto di aver avuto risultati positivi, eliminando il vino e la carne dalla lista dei cibi nocivi per la salute. Inoltre, esiste il Nutriscore, un sistema di etichettatura degli alimenti per contrastare obesità e malattie cardiovascolari. Ci sono varie proposte per applicarlo a livello europeo in tutti i paesi membri. Sembra però che questo metodo non sarebbe in linea con la dieta mediterranea. Quest’ultima è di difficile definizione e per Coldiretti danneggerebbe l’85% del made in Italy. Il Nutriscore quindi è rimandato al 2024.

Si deve investire quindi con il supporto di fondi nazionali ed europei. Positiva quindi l’approvazione della nuova politica agricola comune all’Ue. Essa porterà 35 miliardi all’agricoltura e 1,5 miliardi sull’ortofrutta. Si devono mettere in campo strumenti nuovi e input per il sistema agroalimentare, tramite il recupero degli spazi abbandonati e la spinta sull’innovazione.

 

 

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