Influenza nei bambini, cosa c’è da sapere

influenza nei bambini

L’influenza cresce a ritmo costante e veloce nei bambini, la circolazione del virus supera la soglia di intensità alta. Il picco è tra gennaio e febbraio con in media 16 casi per mille assistiti in relazione a tutte le età. In particolare, riguarda i bambini al di sotto dei cinque anni in cui l’incidenza è arrivata a 50,2 casi per mille assistiti. Dai pediatri arriva quindi un appello rivolto ai genitori: vaccinare i bimbi contro l’influenza. 

 

Se non lo si è fatto ancora non si perda tempo: questo è il momento giusto per vaccinare il proprio bimbo, anche se senza patologie croniche o fragilità. Ricordiamo che la vaccinazione è particolarmente raccomandata per tutti i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni, e per tutti i soggetti di ogni età con patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza. È importante sottolineare che proteggendo i più piccoli si proteggono anche i fragili di tutte le età e gli anziani in famiglia: in vista delle Feste questo è un altro fattore da non trascurare. Manca ormai poco a Natale, e servono circa 15 giorni per garantire un’adeguata protezione generata dal vaccino.

Annamaria Staiano, Presidente della Società italiana di Pediatria

 

 

Alcune regole, che oltre la vaccinazione riescono a prevenire l’influenza, sono: evitare luoghi affollati, lavare sempre le mani, evitare il contatto con ammalati. Inoltre, si devono ventilare gli ambienti di lavoro e casalinghi tenendo le finestre aperte. L’influenza si manifesta con febbre, brividi, cefalea, dolori muscolari, inappetenza, tosse, mal di gola e congestione nasale. Nei lattanti invece ci sono vomito e diarrea. Il periodo d’incubazione del virus è di 1-5 giorni. La durata varia a seconda della persona. Ci possono essere complicanze come polmonite e miocardite, nei soggetti a rischio. 

Il bambino deve restare a casa fino alla completa guarigione per non contagiare i compagni di classe. Bisogna tenere il bambino a casa, idratarlo e prendersene cura per farlo guarire prima possibile. L’antibiotico va somministrato solo in alcuni casi. Per allievare i sintomi del bambino si può somministrare paracetamolo o ibuprofene in caso di febbre o cefalea, lavaggi nasali per raffreddore. 

Il vaccino classico è un quadrivalente che contiene virus inattivati, somministrato per via intramuscolare. Il vaccino spray intranasale è un vaccino sempre quadrivalente con microrganismi vivi ma innocui. Usarlo se sotto forma di spray o puntura, oltre che in base all’età e alla disponibilità delle dosi, dipende dalla decisione del medico.

 

 

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