L’uso positivo degli smartphone è produttivo, invece l’utilizzo compulsivo può interferire con la propria vita relazionale e affettiva, lavorativa e scolastica. L’uso intensivo dei media può avere un impatto sulla psiche influenzandola negativamente e causando disturbi del sonno, stanchezza, disordini alimentari o cattivi voti. Meglio chiedere aiuto in tempo. Il fenomeno dell’uso compulsivo del cellulare e smartphone si chiama nomofobia (paura di non avere il telefonino con sé).
La compulsione da social media, notifiche e reazioni crea dipendenza ed è tutt’altro che soddisfacente. La dipendenza non riguarda solo gli adulti. Il 90-95% di bambini e adolescenti fa abuso di cellulari e smartphone. I genitori devono mettere delle regole sull’uso del cellulare ai ragazzi.
Il rischio per i bambini è maggiore, il loro cervello e i loro occhi sono più sensibilmente esposti e ancora in fase di sviluppo. I disturbi possono essere relativi alla vista, problemi di attenzione e socializzazione rischiando di incappare in contenuti non adatti ai minori. Ecco i segnali per capire se un bambino è dipendente da smartphone:
- quando non può giocare, si arrabbia e/o piange
- se non può giocare con il suo device, si annoia e non vuole fare altro
- quando è con altri bambini, invece di giocare con loro preferisce lo smartphone/tablet
- è facilmente irritabile, specialmente se non può usare il suo device o dopo molte ore di uso
- ha un ritmo del sonno alterato, fa fatica ad addormentarsi.