Lore Olympus vol. 2: la recensione

Lore Olympus vol. 2

Se siete tra coloro che hanno amato il primo volume di Lore Olympus saprete già che dal 19 ottobre 2022 è disponibile nelle librerie e negli store italiani l’edizione nostrana del secondo volume delle graphic novel di Rachel Smythe, Lore Olympus. Vol. 2: Conseguenze. La fortunata saga di Rachel Smythe è un successo globale che ha appassionato milioni di lettori di qualsiasi età e non dovrete stupirvi se anche i lettori italiani in brevissimo tempo sono diventati subito fan delle storie della Smythe. Il retelling di Ade e Persone parte dal mito greco, con le sue classiche impostazioni e vibes, per poi prendere una stata tutta sua. Lore Olympus sviluppa la trama ai giorni nostri ed i personaggi protagonisti sono figli dell’evoluzione tecnologica della contemporaneità, non schiavi delle usanze passate. È affasciante scoprire come miti antichi ben sono adattabili ai nostri giorni, certe storie non passeranno mai di moda, resteranno sempre estremamente attuali. Il secondo volume della saga riparte nel punto esatto in cui si era concluso il primo, perciò se non volete ricevere spoiler in merito a Lore Olympus volume 1 vi consiglio caldamente di recuperarlo e poi tornare a leggere prima la recensione del primo e poi buttarvi a capofitto sul sequel. 

La recensione di Lore Olympus vol. 2

La recensione di Lore Olympus vol. 2

Lo storia di Ade e Persefone riparte nel punto esatto in cui si era concluso il volume precedente. Persefone non conosce ancora bene Ade ma sente di potersi fidare. La giovanissima ragazza è ingenua, dolce e molto fragile, trova in Ade colui che è in grado di proteggerla e di comprenderla pur non sapendo pressoché nulla di lei. Persefone conosce le voce che ruotano attorno al dio degli inferi ma sceglie di non credergli. Desidera apprendere la vera personalità del dio della morte, non vuole lasciarsi sopraffare dalle malelingue e rinunciare ad una conoscenza che reputa meritevole soltanto per voci di corridoio che potrebbero essere infondate. 

Ade, dal canto suo, è rimasto affascinato ed incantano dalla presenza di Persone. Lui sa molto bene chi è la ragazza, il suo passato, la sua vera storia e e conosce bene la madre di Persefone, sa quando sia protettiva nei confronti della figlia. Nonostante tutte queste consapevolezze sceglie di non dimenticarla. Sappiamo, noi lettori, che Ade non si farebbe problemi a frequentare una ragazza nuova ogni sera, questa volta però la situazione è completamente diversa. Ade è inspiegabilmente affasciato da Persefone, non è solo l’oggettiva ed innegabile bellezza della dea ad attrarlo ma anche la grazia, la gentilezza e l’innocenza proprie della giovane. Nonostante cerchi in tutti i modi di scacciare dalla sua mente l’incontro con Persefone il dio della morte non riesce nell’impresa. Sembra quasi legato alla ragazza, unito dal destino. Una sorta di legame che una volta instaurato è difficile da sciogliere. Potremmo definire questo un così detto “amore a prima vista”? Direi di si, almeno per Ade è stato così. Persefone è troppo traumatizzata per poter iniziare a pensare lucidamente ai sentimenti che nutre nei confronti del dio dipinto di blu. La ragazza è circondata da novità, si sente esclusa ed emarginata, allo stesso tempo iper protetta dalla famiglia e non in grado di vivere con le sue forte in un mondo ostile. Nel secondo volume le cose cambieranno drasticamente ed il legame che unisce i due amati diventerà sempre più profondo. 

La storia, come abbiamo già visto nel primo volume, rivisita apertamente il mito greco di Ade e Persefone sotto una luce attuale e contemporanea. In questo caso la Smythe compie una scelta drastica ma decisamente apprezzabile: l’autrice sceglie di raccontare una storia d’amore reciproco e di non basarsi quindi sulla parte del mito legato al rapimento della ninfa da parte di Ade. Attuando questo drastico ma necessario cambiamento la Smythe ha introdotto e modificato la tematiche degli abusi sessuali. Nel primo volume scoprivamo che Persefone era stata vittima di abusi da parte di Apollo, un uomo pieno di se, sicuro e convinto che tutte le donne cadano ai suoi piedi. Il baldo giovane cerca di conquistare la ragazza sfoderando tutte le armi possibili. Prima si approfitta della sua gentilezza ed ingenuità e poi abusa di lei. La violenza subita dalla ragazza parte prima di tutto come avuto psicologico, Apollo convince in tutti i modi possibili Persefone a compiere l’atto salvo poi affermare di essere stato continuamente provocato e illuso dalla ragazza.

Persefone si pente amaramente di quanto successo e pur essendo consapevole di essere stata spinta da Apollo si trova sola col suo trauma e arriva a pensare che le cose al mondo vadano esattamente così. Pensa di non meritare l’amore delle favole, la gentilezza e la cordialità che lei dona agli altri. Crede che il comportamento di Apollo sia normale, che sia la prassi ma così assolutamente non è. L’autrice mediante i dialoghi insinua il dubbio nel lettore ma tramite la forza delle tavole palesa la violenza subita e le emozioni contrastanti di Persefone. Ora la ragazza si sente in colpa, pensa di essere stata sciocca e impulsiva e teme di aver rovinato per sempre il suo futuro. La tematiche dell’abuso sessuale affrontate nel primo volume ritornano sotto luci diverse anche nel sequel. In questo caso troviamo la stampa ed i media come mezzo di diffusione e Ade come carnefice. Dopo la notte che Persefone ha trascorso a casa del dio della morte i paparazzi hanno colto i due la mattina seguente in procinto di abbandonare la dimora. Peccato che i media abbiamo subito tratto le loro conclusioni affrettate facendo passare Persefone come la vittima delle lusinghe di Ade ed Ade come il solito rubacuori senzascrupoli pronto ad acallapiare una giovane ed innocente ragazza. La Smythe si sofferma a lungo a sottolineare la notevole differenza d’età che sussiste tra i due: Persefone ha soli 19 anni mentre Ade come saprete è immortale da parecchi secoli. Fin da subito il dio pensa di non poter continuare a provare sentimenti per una così giovane e acerba fanciulla, pensa non sia opportuno e decoroso ma avverte la difficoltà di negare a se stesso ed agli altri ciò che realmente prova. La relazione tra i due prosegue mediante diversi scambi di messaggi, chiamate e incontri. Il legame è innegabile. La storia di Ade e Persefone è genuina, fresca e terribilmente dolce. Le tavole che li ritraggono come protagonisti sono avvolte da strati di rosa e blu che si fondono con estrema delicatezza, le sfumature non mancano mai. 

Non vi anticipo troppo di più sulla trama per non incorrere in spoiler e non vorrei sottravi il piacere della lettura. Ricordatevi sempre che sono presenti tematiche delicate e quindi sono opportuni i dovuti trigger warning: presenza di violenza domestica, tradimenti, abusi, adulterio, relazioni tossiche, ansia, matrimonio forzato, abuso di alcol, scene di tortura e manipolazione. 

Come proseguirà la saga?

Attualmente non è ancora nota la data di pubblicazione italiana del volume tre di Lore Olympus, per conoscere tutte le novità vi consiglio di seguire J-Pop sui suoi canali social oltre che di dare un’occhiata al sito web, luogo in cui trovate tutte le pubblicazioni con tanto di data d’uscita da parte della casa editrice. 

Se leggete in inglese vi consiglio di buttarvi su Webtoon by Line, il sito in cui Rachel Smythe pubblica costantemente nuovi episodi della sua saga di graphic novel. Forse non lo sapete ma la prima pubblicazione di Lore Olympus è avvenuta proprio su Webtoon, canale di pubblicazione di fumetti accessibile dagli utenti a titolo gratuito. Rachel Smythe aggiorna il suo profilo costantemente e potete seguire tutti gli aggiornamenti in tempo reale. I volumi cartacei raccolgono diversi capitoli prima pubblicati sulla piattaforma online. 

Chi è Rachel Smythe, autrice di Lore Olympus?

Rachel Smythe

Per molti il nome sarà forse quasi sconosciuto ma per i fan di Lore Olympus ha un significato decisamente importante. Autrice e illustratrice Rachel Smythe è una giovane donna di 37 anni d’origine neozelandese. Si è laureata in graphic design e ha cercato di entrare nel settore creativo senza purtroppo successo, così ha scelto di mettersi a capofitto nel settore del marketing. Il vero successo di Lore Olympus e quindi la crescita esponenziale della Smythe è dovuta soprattutto alla piattaformaWebtoon, scoperta dall’autrice nel 2016. Per essere precisa la Smythe ha iniziato a scrivere e disegnare Lore Olympus soltanto nell’aprile 2017 e entro la fine dello stesso anno Webtoon si è offerto di pagarla per creare il fumetto. Il successo della graphic novel è senza precedenti, ora la Smythe ha cambiato vita. L’autrice ha dichiarato di lavorare fino a 70 ore alla settimana soltanto sulla storia di Lore Olympus. 

Retelling di Ade e Persefone: ecco quali romanzi sono consigliati e quali invece potete trascurare 

La storia di Ade e Persefone è stata oggetto di svariate per non dire infinite rivisitazioni. I retelling dedicati al mito greco sono davvero tantissimi, non tutti eccellenti e parecchi davvero sopravvalutati. Il migliore a mio avviso resta sempre Lore Olympus ma cercherò di raccontarvi e consigliarvi anche altre storie senza lasciarmi perdere dal favoritismo. 

Queen Edizioni ha portato nel paese nostrano A touch of darkness, la serie fantasy ispirata al mito di Ade & Persefone. Persefone è la dea della primavera, ma solo di nome. La verità è che, sin da quando era bambina, i fiori si avvizziscono non appena lei li tocca. Dopo essersi trasferita a Nuova Atene, la ragazza finge di essere una semplice giornalista mortale, in modo da poter vivere una vita senza troppe pretese. Ade, il dio dei morti, ha costruito un impero del gioco d’azzardo nel mondo dei mortali, e si dice che le sue scommesse preferite siano quelle irrealizzabili. Dopo un incontro con Ade, Persefone si ritrova a stringere un patto con lui, ma le sue condizioni sono impossibili: Persefone dovrà creare la vita negli Inferi o perderà per sempre la sua libertà. Questa scommessa, tuttavia, non si limiterà soltanto a smascherare il fallimento di Persefone come dea. Infatti, mentre lei cerca di coltivare i semi che le ridaranno la libertà, sarà l’amore per il dio dei morti a crescere… Ed è proibito. La storia è molto popolare nel booktok ed ha conquistato anche i lettori italiani, tanto che la casa editrice titolare dei diritti di traduzione in Italia ha scelto di portare nel nostro paese in un solo anno ben 3 romanzi della serie. Infatti, nei mesi scorsi, sono stati pubblicati anche A game of fate (in sostanza A touch of darkness dal punto di vista di Ade) e il secondo volume della serie A touch of ruin. Per il quarto volume, quindi A game of retribution dovremo attendere febbraio 2023. 

La saga di Scarlett St. Clair segue quindi a romanzi alternati i due poi dei protagonisti mostrandoci pensieri, emozioni e stati d’animo di entrambi. Consiglio la saga a chi predilige il romance sul fantasy, altrimenti potreste restare delusi. 

Il Giudizio di PersefoneTantissimi amanti del mito greco consigliano la lettura di Il giudizio di Persefone, romanzo di Giulia Calligola. ”Il Giudizio di Persefone” è una storia d’amore fresca e ironica d’impostazione new adult, a sfondo fantasy mitologico. La storia si focalizza su tematiche quali il destino, la giustizia divina, la crescita personale di una Persefone giovane adulta; ma pone l’accento anche su vari contrasti, come quello tra religioni, in un contesto in cui convivono tutte le divinità di tutti i Pantheon, e quello tra mentalità antica e moderna, con un Ade tradizionalista e gentiluomo. Si tratta di un romanzo autoconclusivo, oltre al quale è tuttavia possibile leggere due novelle di aggiuntive separate: “Come la Luna e le Stelle” e “L’Anima dell’Acqua”. Nata negli anni ’90, studentessa universitaria, frequentatrice assidua di umani e più bassa di due metri e quindici: Persefone ha davvero un pessimo curriculum divino. I mortali non la venerano, gli Dei non la invitano ai loro eventi mondani, e a lei tutto sommato andrebbe bene così. O almeno crede. Tutto cambia quando a una conferenza incontra Ade, Dio dei morti e gentiluomo d’altri tempi. Anche il suo è un bagaglio pesante: trecentomila anni in più sull’età, cinquanta centimetri in più sulla statura, almeno venti titoli in più sul nome. Ma è anche l’unico a capire la passione di Persefone per la giurisprudenza, nonché l’unico che sembri a disagio in mezzo agli altri Divini tanto quanto lei. Poteva forse non scattare la scintilla? I due si ritrovano a intrecciare i loro destini e a lavorare insieme per emettere una sentenza controversa, collaborando a un processo ultraterreno nel tribunale degli Inferi. E così, a metà tra ironia e serietà, tra equità e rigore, tra vita e morte, si srotola la rivisitazione (semi) moderna di un mito che non ha mai smesso di venir raccontato.

Promesse e melagraneViene spesso associato al mio di Ade e Persefone anche Promesse e melagrane, recentemente pubblicato in Italia da Virgibooks. Promesse e melagrane è il primo standalone della serie “Mostri e Muse” di Sav R. Miller. Si tratta di una serie di dark contemporary, non fantasy, né si tratta di un retelling fedele al mito originale ma solo liberamente ispirato ai racconti mitologici. Perciò se state cercando una serie di romanzi che trasponga in maniera fedele il mito, questa non è decisamente quella giusta. Promesse e melagrane è quello che nel booktok viene definito un mafia romance. Vi lascio la breve sinossi: “Elena. Per molti, Kal è un uomo malvagio. Foriero di morte, detentore di anime, frequentatore di incubi. Il dottor Morte. L’incarnazione di Ade. Dicono che mi abbia rapita. Che abbia usurpato il posto del mio fidanzato e che abbia colmato le crepe del mio cuore con delle promesse vuote. Dicono che abbia lasciato le sue impronte cremisi impresse sulla mia psiche e che abbia tentato di liberarmi. Di per sé non dicono nulla di falso. Se non fosse che restare è stata una mia scelta. Kal. Per molti, Elena Ricci è un’innocente. Dea della primavera, amante delle poesie, angelo dei miei incubi. La piccola. L’incarnazione di Persefone. Dicono che io l’abbia rovinata. Che abbia fatto a brandelli la sua virtù e divorato la sua anima come uno squisito melograno. Dicono che io abbia radicato il mio male quanto più in profondità dentro di lei e che abbia tentato di liberarla. Di per sé non dicono nulla di falso. Se non fosse che è stata lei a rovinare me. 

Attualmente la scrittrice di La canzone di Achille, Madeline Miller, sta lavorando sul suo prossimo romanzo proprio dedicato al mito di Ade e Persefone. Anche se non dovesse essere una trasposizione ligia alla storia vi consiglio di tenerla sott’occhio dato che l’autrice è solita alla composizione di romanzi molto acclamati ed amati da pubblico e critica. 

Arriverà presto una serie tv dedicata a Lore Olympus

Per concludere vi informo che nell’ottobre 2019, Deadline ha annunciato che la Jim Henson Company aveva stretto una partnership con Webtoon per creare una serie animata basata su Lore Olympus. Questa partnership è il primo accordo di adattamento di Webtoon. Non purtroppo ancora chiaro se la Smythe sarà coinvolta nell’adattamento, ci auguriamo di si. 

88
Lore Olympus Vol. 2
Recensione di Chiara Giovannini
ME GUSTA
  • Ottimo retelling del mito greco e perfetto sequel del primo volume
  • Affronta a dovere le tematiche più delicate
  • Tiene incollati alle pagine
FAIL
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