Ipnosi: un rimedio per l’ansia

ipnosi

L’ipnosi è uno strumento utile per affrontare l’ansia. L’ansia è un disturbo psicologico comune che può manifestarsi in forma di attacchi di panico, depressione o altri sintomi fisici e mentali. L’ipnosi può essere utilizzata come strumento complementare per aiutare a controllare e gestire l’ansia.

L’ipnosi può essere utile per affrontare l’ansia per diversi motivi. Innanzitutto, l’ipnosi può aiutare a rilassare il corpo e la mente, alleviando così lo stato di ansia. Inoltre, l’ipnosi può aiutare a riconoscere e gestire le emozioni legate all’ansia, come la paura, il panico e l’irritabilità.

Inoltre, l’ipnosi può incoraggiare la riflessione, la consapevolezza e la gestione dei pensieri, che possono essere utili per affrontare l’ansia. L’ipnosi può anche aiutare a identificare le cause sottostanti all’ansia e a sviluppare strategie per gestire meglio le situazioni ansiogene.

L’ipnosi cura l’ansia?

L’ipnosi può essere uno strumento utile per affrontare l’ansia. Tuttavia, è importante ricordare che non è una cura miracolosa e che può essere difficile da apprendere. Prima di iniziare una seduta di ipnosi, è importante parlare con uno specialista qualificato per essere sicuri che sia una buona opzione per affrontare l’ansia.

Può essere usata dai terapeuti per aiutare le persone a sentirsi più calme e rilassate. L’ipnosi può anche essere usata per alleviare la tensione muscolare, l’irritabilità e l’ansia. La tecnica dell’ipnosi si basa sulla capacità di una persona di raggiungere uno stato di trance in cui il soggetto è più ricettivo ai suggerimenti. Durante una sessione di ipnosi, il terapeuta può fornire al soggetto suggestioni verbali che incoraggiano la rilassatezza e l’accettazione. Il terapeuta può anche fornire al soggetto suggestioni che aiutano a gestire i sintomi dell’ansia.

Durante le sessioni di ipnosi, il terapeuta può anche usare tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la visualizzazione creativa e il rilassamento muscolare. Queste tecniche aiutano il soggetto a raggiungere uno stato di calma e rilassamento che può essere di grande beneficio nella gestione dei sintomi dell’ansia.

Alcune persone possono trovare utile usare l’ipnosi per affrontare le proprie paure e preoccupazioni. Il terapeuta può incoraggiare il soggetto a identificare le sue paure e a immaginare come affrontarle in modo più costruttivo. Questo può aiutare la persona a sviluppare strategie più efficaci per affrontare le situazioni che possono provocare ansia.

L’ipnosi può anche aiutare le persone a gestire le proprie emozioni, sviluppare strategie di coping più efficaci e affrontare i problemi di salute mentale in modo più adeguato. Sebbene l’ipnosi non sia una cura per tutti i disturbi d’ansia, può essere uno strumento utile per aiutare le persone a gestire i loro sintomi in modo più efficace.

In conclusione, l’ipnosi può essere uno strumento efficace per la cura dell’ansia. La tecnica può aiutare le persone a gestire meglio le loro preoccupazioni, le loro paure e le loro emozioni. Sebbene non sia una cura miracolosa per tutti i disturbi d’ansia, l’ipnosi può essere uno strumento utile per aiutare le persone a gestire i loro sintomi in modo più efficace.

Gli studi

Secondo una meta-analisi del 2017 di 20 studi, l’ipnosi ha migliorato significativamente i sintomi dell’ansia nei malati di cancro. Un’altra meta-analisi del 2019 di 15 studi ha concluso che l’ipnosi ha ridotto i livelli di ansia dei pazienti in media del 79% rispetto ai controlli che non hanno ricevuto l’intervento. E un recente studio del 2020 ha trovato prove che un “intervento ipnotico di 15 minuti” può portare a un immediato miglioramento dell’ansia nei pazienti con grave broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Questa ipnoterapia per l’ansia funziona meglio se combinata con altri interventi approvati come la terapia cognitivo comportamentale e la terapia dell’esposizione. Questi effetti sono probabilmente dovuti allo stato rilassato e calmante indotto dall’ipnosi. In uno studio del 2016, i ricercatori della Stanford University School of Medicine hanno scansionato il cervello di 57 soggetti ipnotizzati e hanno riportato cambiamenti nell’attività cerebrale in aree legate alla regolazione emotiva e all’autocoscienza. Ciò suggerisce che l’ipnosi può effettivamente produrre una risposta fisica nel cervello che è più forte di un placebo.

Tuttavia, l’ipnosi potrebbe non funzionare per tutti. Il dottor Vince Polito del Dipartimento di scienze cognitive della Macquarie University afferma che:

la ricerca mostra costantemente che circa il 15% della popolazione è altamente ipnotizzabile.

 

Questo significa che è suscettibile a varie procedure come “induzione” (fissare un oggetto, immaginare qualcosa con l’occhio della mente) seguito da “suggestione”. Un altro 15% è considerato altamente resistente, il che significa che è quasi impossibile per loro raggiungere uno stato ipnotico, mentre il 70% delle persone sta nel mezzo tra altamente ipnotizzabile e resistente all’ipnosi.

Nonostante i miti diffusi, l’ipnosi non è una tecnica marginale, con molti rinomati psicologi nelle principali università di tutto il mondo che la sperimentano per disturbi e non solo ansia, ma dolore, malattia intestinale sindromica, PTSD, insonnia e persino dipendenza. Molti scienziati vedono l’ipnoterapia come una risorsa più efficace dei trattamenti tradizionali per ridurre alcuni disturbi. Pertanto, le società di ipnosi affidabili hanno deciso di iniziare a formare soltanto psicologi clinici o medici.

 

 

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