Fare un lungo riposo pomeridiano è piacevole e rilassante, ma non sempre buono per la salute, in particolar modo per gli anziani. Chi si lascia andare a un sonno ristoratore nel pomeriggio ha un rischio maggiore di sviluppare disturbi neurodegenerativi. Uno studio recente ha notato il legame tra sonno diurno di lunga durata e rischio di demenza più alto. Si è misurato il sonno di 1065 persone anziane intorno agli 81 anni facendogli indossare dei sensori al polso per 14 giorni. Poi alcuni test neuropsicologici hanno valutato il loro stato cognitivo.
Utilizzando dei dispositivi simili a orologi, hanno potuto ottenere dei dati importanti. Si trattava di pazienti già inseriti nel programma di monitoraggio del Rush Memory and Aging Project presso il Rush Alzheimer’s Disease Center di Chicago. All’inizio 812 partecipanti non avevano alcun deficit cognitivo, 209 avevano un leggero deterioramento dell’attività cognitiva, mentre 44 persone una diagnosi di demenza.
Chi si era riposato per 24 minuti ha mostrato un lieve deterioramento cognitivo. Chi aveva riposato 11 minuti era sano, infine chi aveva dormito 68 minuti invece riportava la demenza diagnosticata. Chi dorme quindi più di un’ora al giorno nel pomeriggio avrebbe il 40% di rischio in più. Il rischio per sviluppare una malattia neurodegenerativa rispetto a chi riposa meno.