La cannabis, i bovini e l’uomo

Secondo una parte della comunità scientifica l’utilizzo di mangimi a base di canapa, per bovini e ovini, è una buona pratica. Diversi studi, condotti negli Stati Uniti, dimostrano come questi diminuiscano lo stress negli animali e le infezioni delle vie espiratorie. In questi studi, la biomassa di canapa utilizzata per estrarre CBD è stata utilizzata come sostituto dell’erba medica o come porzione (circa il 15%) della razione giornaliera.

Ad un certo punto, però, è intervenuto l’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (German Federal Institute for Risk Assessment). Per capire e studiare più approfonditamente gli effetti del CBD sui bovini ma, soprattutto, quali effetti questa dieta potrebbe avere sull’uomo, i ricercatori hanno somministrato colture contenenti diverse concentrazioni di CBD a 10 mucche Holstein Frisone in lattazione. Il mangime è stato somministrato per diverse settimane, durante le quali sono stati raccolti campioni di latte e feci.

Si sa che è la dose che fa il veleno: pare infatti che, a diverse concentrazioni, i risultati ottenuti siano stati molto diversi. I bovini alimentati con alti livelli di CBD e THC hanno reagito in modo abbastanza simile agli esseri umani sotto effetto di cannabis. Le vacche presentavano occhi rossi, andatura instabile, sbadigliavano più spesso, iniziando a muovere la lingua dappertutto. Il comportamento delle vacche si è normalizzato dopo aver sospeso con il mangime a base di canapa.

Il latte simpatico

L’effetto duraturo di una dieta ricca di CBD e THC ha implicazioni anche per gli esseri umani che consumano i prodotti lattiero-caseari. Per ciò che riguarda la reale possibilità che il latte risultante da questa dieta possa avere effetti sull’uomo, i ricercatori affermano che è possibile ma non certo. Un dato certo è che le analisi dei campioni di latte indicano che i livelli di THC presenti superano la dose acuta di riferimento per gli esseri umani e questo ci dice che entrambi i composti permangono nel latte per settimane, anche dopo la sospensione dell’alimentazione a base di canapa nei bovini.

A prescindere da queste considerazioni, la canapa ha molti vantaggi in termini di costi e nutrizione e gli aspetti negativi sono tali solo quando si tratta l’argomento in animali destinati alla produzione alimentare e con combinazioni di mangimi con concentrazioni di cannabinoidi più o meno alte. Tuttavia, anche se non è ancora stato studiato l’effetto di questi mangimi direttamente sull’uomo, lo studio dell’Istituto tedesco fornisce alcune certezze sulla capacità della dieta a base di canapa di giungere fino la catena lattiero-casearia.

Sicuramente verranno condotti ulteriori studi per approfondire e poter trarre conclusioni definitive sulle concentrazioni di CBD da somministrare agli animali.

 

 

 

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