Un team di scienziati è riuscito a capire tramite l’analisi dei fossili relativi ai grandi animali più antichi al mondo la loro dieta. Questo per analizzare meglio come consumavano e digerivano il cibo. In special modo si sono focalizzati sugli animali del periodo Ediacarano che vissero circa 575 milioni di anni fa. Si sono analizzate le loro viscere fossilizzate.

 

I nostri risultati suggeriscono che gli animali del biota di Ediacara, che vivevano sulla Terra prima dell’esplosione cambriana della vita animale moderna, erano un miscuglio di veri e propri strambi, come Dickinsonia, e animali più avanzati come Kimberella che avevano già alcune proprietà fisiologiche simili agli esseri umani e ad altri animali attuali.

dottor Ilya Bobrovskiy, autore principale dello studio

 

 

I ricercatori hanno trovato il colesterolo, segno distintivo di noi umani e degli altri animali esistenti al mondo. Questi animali antichi sono gli antenati di tutti gli animali esistenti sulla Terra.

 

Gli scienziati sapevano già che Kimberella lasciava segni di alimentazione raschiando via le alghe che coprivano il fondo del mare, il che suggeriva che l’animale avesse un intestino. Ma è stato solo dopo aver analizzato le molecole dell’intestino di Kimberella che siamo stati in grado di determinare cosa stava mangiando esattamente e come ha digerito il cibo.

professor Jochen Brocks, dell’Australian National University

 

 

Kimberella aveva un intestino avanzato e in grado di filtrare tutto il resto. Grazie a sostanze chimiche contenute nei fossili ora possiamo vedere il contenuto dell’intestino degli animali. La tecnica è stata valida anche su Dickinsonia per capire come si stava nutrendo, e si è scoperto che non aveva un intestino.