Le noci possono migliorare la funzione cognitiva del cervello. I frutti di bosco aumentano la memoria, gli integratori di olio di pesce riducono il rischio di Alzheimer. Insomma, cibi sani e dieta adeguata possono aiutare ad allontanare la perdita di memoria e il rischio di Alzheimer.

 

Le persone con determinate condizioni come malattie cardiache, ipertensione, obesità e diabete hanno maggiori probabilità rispetto a quelle senza tali condizioni di sperimentare un declino cognitivo legato all’età. E i rischi di sviluppare queste condizioni possono essere aumentati da una dieta povera e dalla mancanza di esercizio fisico, suggerendo che ci sono cose che si possono fare per ridurre le possibilità di sviluppare la demenza.

studio

 

 

A livello scientifico ci sono due diete in particolare, quella mediterranea e la dieta Mind che dimostrano una grande protezione contro il declino cognitivo. Chi fa queste diete ha riportato un rischio inferiore del 30-35% di deterioramento cognitivo. Per dare beneficio al cuore e al cervello le verdure a foglia verde sono ricche di fibre e nutrienti. Ad esempio in Israele chi seguiva una dieta mediterranea verde con la pianta Mankai, tè verde e noci ha riscontrato un’atrofia celebrale più bassa. 

Gli anziani che hanno mangiato o bevuto cibi con flavonoidi (verdure, frutta, vino e tè) avevano tassi più lenti di declino della memoria. La dieta Mind indica i frutti di bosco come alimento benefico cognitivo. Su 16mila persone di 70 anni o over 70 le donne anziane che mangiano più mirtilli e fragole hanno ritardato il declino cognitivo. Forse fino a 2,5 anni. Non esistono cibi miracolosi, ma vantaggiosi, sì.