Si è rinnovato per il 2023 il protocollo d’intesa tra Fondazione Banco Farmaceutico, Egualia e FOFI – Federazione degli Ordini dei Farmacisti. Gli obiettivi del protocollo sono implementare e sostenere la creazione di una Rete dei Presidi Farmaceutici Solidali (PFS). Un modo per curare le malattie delle povertà e delle migrazioni. Inoltre, anche realizzare un report sulle patologie più comuni tra i pazienti. 

Ci saranno farmacisti volontari responsabili della distribuzione di oltre 100mila confezioni di medicinali donati, e distribuiti da Banco Farmaceutico. La distribuzione avverrà in 11 enti convenzionati con Banco Farmaceutico. Enti assistenziali dislocati da nord a sud Italia con una previsione di fabbisogno afferente a 475 principi attivi per un totale di 106.386 confezioni.

Si tratta di medicinali relativi alle principali terapie destinate al trattamento di malattie fra le più comuni. Al primo protocollo gli enti hanno beneficiato di 39.538 confezioni farmaceutiche donate da Banco Farmaceutico grazie a 31 aziende che hanno dato prodotti farmaceutici. Si contano anche 3 progetti attraverso i quali Banco Farmaceutico è riuscito ad acquistare farmaci e DPI. Coinvolte complessivamente 7.472 persone nell’attività di assistenza farmaceutica. 

 

Lavorare per il Banco Farmaceutico significa riscoprire le ragioni per cui dobbiamo essere fieri della nostra professione di farmacista. Ogni volta che ci mettiamo al servizio della Fondazione abbiamo la conferma di quanto il nostro bagaglio professionale sia indispensabile per la realizzazione del suo obiettivo istituzionale: recuperare e distribuire gratuitamente i farmaci necessari agli indigenti.

Valerio Della Vedova, protagonista dell’esperienza di volontariato nelle attività del Banco Farmaceutico

 

 

Nel 2021 in Italia almeno 600mila persone povere non hanno potuto acquistare i medicinali di cui avevano bisogno. Ecco che le farmacie solidali con il rinnovo del protocollo d’intesa Banco Farmaceutico – Egualia – Fofi si stanno impegnando anche in questa iniziativa. Un aiuto concreto per coloro che, aggravati dall’aumento del costo della vita, rinunciano a far fronte alle spese più urgenti. Positivo il fatto di trovare persone, aziende e istituzioni che consentono a fondazioni come Banco Farmaceutico di fare il proprio lavoro. Un modo che incentiva un segnale di profonda umiltà e la speranza che il futuro possa essere migliore.