Il Qatar, oltre a essere al centro dell’attenzione per essere location dei Mondiali, dall’altra è anche nostro importante fornitore di gas naturale liquefatto (gnl). Il suo peso sul mercato mondiale aumenterà nel 2023. I paesi europei dovrebbero riuscire ad avere scorte sufficienti per l’inverno, ma le cose cambieranno dall’estate 2023. Ci saranno problemi nelle scorte di gas sufficiente che poi dureranno fino al 2025.
A rendere difficile la situazione ci sono la Russia che potrebbe bloccare le forniture verso l’Europa, anche quelle di gnl. Poi c’è la Cina con la crisi energetica, Pechino ha ridotto le sue importazioni di gnl sul mercato globale. Così permettendo ai paesi Ue di prendere quote di mercato aggiuntive e risolvere problemi di approvvigionamento con la Russia. Nel 2023 la Cina potrebbe far valere il suo peso come acquirente di gnl rendendo più difficile all’Europa mettere mano sulle navi dirette in Asia. Il Qatar ha agito almeno fino al 2025 decidendo che la produzione di gas del paese del Golfo non potrà aumentare più di tanto. Gli abitudinari clienti asiatici a cui arriva di solito il 70% del gnl del Qatar hanno contratti fissi a lungo termine che vanno onorati.
Il Qatar punta sui Mondiali per esaltare la sua immagine internazionale. L’Italia ha fatto i suoi migliori auguri al Qatar per l’eccellente organizzazione dei Mondiali. Italia e Qatar hanno rapporti ottimi e gli scambi commerciali nel 2021 sono arrivati a 3,3 miliardi, ad agosto 2022 a 4 miliardi. L’Italia è al quarto posto tra i paesi fornitori del Qatar, dopo l’India e prima della Germania. L’Italia è il terzo paese nel 2021 per volume di armi vendute al Qatar. L’anno scorso, l’Italia è stata il maggior paese dell’Ue per acquisto di gnl dal Qatar. Inoltre, sembra che l’Eni abbia firmato da poco un accordo con la QatarEnergy per il progetto di espansione del North field east. Un giacimento che dovrebbe portare i volumi di gnl esportati da Doha da 77 milioni di tonnellate a 126 milioni, ma non prima del 2027.