A condividere l’indiscrezione è The Leak, citando fonti interne a Meta: “Mark Zuckerberg starebbe valutando di dimettersi da amministratore delegato dell’azienda”. Cambierebbe la leadership, si affretta a specificare il sito, ma non i piani per il futuro della società: “il metaverso rimane una priorità”.

Una notizia che dovrebbe sconvolgere solo fino ad un certo punto. Meta è in profonda difficoltà: gli utenti sono in calo, il gap con TikTok sembra incolmabile e l’immagine pubblica di Zuckerberg sembra ormai irrimediabilmente compromessa. Ma non solo: quello di Mark Zuckerberg è stato un regno relativamente longevo per la Silicon Valley, che in passato già ci aveva abituato all’idea che i fondatori, ad un certo punto, possano e debbano lasciare il testimone a qualcun altro (e talvolta all’idea che possano venire defenestrati, come accadde a Steve Jobs e Jack Dorsey).

Insomma, le dimissioni di Mark Zuckerberg potrebbero portare ad una ventata d’aria fresca all’interno di Meta, riaccendendo l’eccitazione degli azionisti.

Peccato che sembra che non sia vero nulla

Peccato che sembra che non sia vero nulla. Con una nota breve e lapidaria, Andy Stone ha bollato la storia condivisa da The Leaks come completamente infondata. “Sono voci semplicemente false”. Secondo il manager di Meta, Mark Zuckerberg non avrebbe alcuna intenzione di dimettersi, né tantomeno sarebbe stato spinto dal CdA a rassegnare le dimissioni.