Economia circolare: necessarie azioni più rapide

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A incidere sulla crisi è il ritardo dell’economica circolare fondata sul recupero dei materiali e sul loro riutilizzo in nuovi processi di produzione. La crisi delle materie prime grava molto sul settore hi-tech. L’Europa negli ultimi anni ha importato a prezzi alti rame, litio e cobalto, dando un input alle attività estrattive dimenticando l’approvvigionamento dei rifiuti. Il tasso di circolarità tra il 2018 e il 2020 è sceso dello 0,5%. Oggi recuperiamo solo l’8,6% delle risorse che rubiamo alla Terra annualmente.

A far restare la situazione particolarmente positiva sull’economia circolare è l’Italia. Ha registrato buone performance rispetto ai competitor europei. Il consumo pro-capite di materiali è di 7,4 tonnellate di materia all’anno. In Italia nel 2020 il tasso di utilizzo circolare ha raggiunto il 21,6% superando Francia e Germania. Sempre nel 2020 l’economia italiana è stata l’unica ad aver registrato un incremento nella produttività delle risorse. Sono risultati notevoli, ma non sufficienti per far fronte all’attuale crisi del sistema. L’Italia è un sistema quasi sprovvisto di materie prime per l’industria avanzata.

Sarebbe necessario rivolgere più attenzione alla progettazione di prodotti sostenibili, alla circolarità nei processi produttivi. Inoltre, anche nei settori a più alta intensità di risorse e ad elevato impatto ambientale. I fondi Pnrr aiuteranno a finanziare l’economia circolare per 2,1 miliardi di euro, con investimenti destinati a crescere. In attesa dell’uscita dei bandi, ci sono almeno tre obiettivi che il Cen chiede al governo come priorità finanziaria.

 

Pensiamo sia importante rafforzare prima di tutto il credito di imposta Transizione 4.0, a sostegno degli investimenti delle imprese in direzione dell’economia circolare. È poi necessario estendere e rafforzare gli incentivi fiscali per l’utilizzo di materiali riciclati. Dobbiamo infine intervenire con una revisione del sistema di tassazione ambientale sui rifiuti, incentivando la raccolta differenziata e il riciclo e disincentivando lo smaltimento in discarica, per fare pagare meno cittadini e Comuni virtuosi.

Edo Ronchi, presidente del Cen, Circular Economy Network

 

 

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