Ballo: perché è così importante?

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Quando si parla della danza si parla di un mondo e di una passione che include vari aspetti da considerare. D’altronde la danza spesso nasce con noi.

Probabilmente una delle azioni che si tende a mettere in atto in modo spontaneo e naturale sin da quando si è piccoli è proprio quella della danza. Ballare, infatti, è una delle azioni che compiamo in modo naturale e che permette a molti di noi di sfogarci e di sentirci bene. La frequenza con cui si balla ovviamente cambia col passare del tempo. C’è chi continua a coltivare tale passione anche nella vita adulta e chi, invece, si diletta nel ballo solo in alcune circostanze e situazioni specifiche.

Il ballo e la sua potenza psicologica: qual è?

In ogni caso, a prescindere dalle attitudini e passioni, il ballo ha un potente valore dal punto di vista psicologico. Da diversi studi emerge quanto il ballo faccia bene alla salute sia perché migliora l’umore e allieva lo stress sia perché previene malattie come le demenze.

Oltre a ciò sono stati studiati e rilevati anche altri effetti del ballo su ognuno di noi. Ad esempio sono stati dimostrati anche effetti sulla memoria.

Come mai il ballo assume così tanta importanza? E quali sono gli effetti specifici? In questo articolo si parlerà proprio dell’importanza del ballo mettendo in evidenza i suoi effetti benefici su vari aspetti.

A che cosa serviva anticamente ballare?

Prima di evidenziare tutti gli effetti benefici della danza, molti si pongono una domanda cruciale: a cosa serve ballare? Insomma cosa ha determinato la popolarità della danza ancor prima degli studi scientifici sui suoi benefici?

Rispetto all’evoluzione del ballo sono presenti oggi due ipotesi che ne sembrano spiegarne l’importanza e l’utilità.

Secondo la prima ipotesi il ballo non ha alcun significato particolare in quanto sembra essere emerso casualmente dallo sviluppo del linguaggio e dalla posizione eretta. Sono sicuramente questi tratti a renderci umani e a distinguerci dagli altri mammiferi e animali. E sembra che anche questi due fattori abbiano determinato l’origine della danza.

La seconda ipotesi, invece, vede la danza come una capacità adattiva che serve prima di tutto per rafforzare i legami sociali tra umani. È proprio questa forza dei rapporti umani a determinare, poi, una collaborazione e quindi anche la forza del gruppo che garantisce la sopravvivenza. In questo senso, quindi, si va a rafforzare l’abilità di essere un essere sociale e si incrementa la forza del gruppo.  Su ciò si è anche espresso l’antropologo Edward Hagen della Washington State University. Egli ha ipotizzato che la danza si sia evoluta come un modo per valutarsi a vicenda, misurando reciprocamente se c’era “chimica” tra loro in vista di eventuali alleanze.

Altra ipotesi è stata anche proposta da parte di Steven J. Mithen, archeologo dell’università inglese di Reading. Secondo la sua prospettiva la danza rappresenta un’azione che serviva agli umani per mostrare la propria forma fisica e la coordinazione. Qualità che nella società preistorica erano utili per la sopravvivenza.

A che cosa serve oggi ballare?

Oggi il ballo è sicuramente una delle componenti importanti della nostra società. La fonte principale del ballo oggi risulta essere quella dell’attrazione fisica tra umani.  Viene quindi utilizzato come modo per poter conoscere e attirare a sé un possibile partner.

Gli psicologi della Northumbria University di Newcastle, nel Regno Unito, hanno indagato proprio l’aspetto che lega la danza all’attrazione fisica. Essi hanno utilizzato un avatar che ripeteva i passi di vari ballerini e hanno chiesto a 57 maschi e 143 femmine quali fossero le movenze più sexy.

Si è scoperto che le donne sono attratte dagli uomini che muovono la parte superiore del corpo, che usano molto spazio per ballare e che variano i loro movimenti. Gli stessi hanno inoltre notato una curiosa preferenza per gli uomini che flettevano e giravano di più il ginocchio destro.

Gli uomini, invece, preferivano le donne che oscillavano maggiormente i fianchi e compivano movimenti asimmetrici delle gambe. I ricercatori inoltre hanno rilevato che l’ampia oscillazione dell’anca è considerata attraente. Infatti si ritiene che tale movimento mette in evidenza l’ampiezza del bacino che è un chiaro segno di fertilità. Ecco che quindi l’utilità del ballo come mezzo di “attrazione fisica” trova il suo corrispettivo nella scienza.

Quali sono i benefici del ballo?

Oltre alle sue funzioni, il ballo risulta avere vari benefici anche sul nostro corpo. Come è stato accennato, il ballo riduce lo stress, migliora l’umore, previene le demenze o anche il morbo di Parkinson.

Questi vari benefici sono dettati dal fatto che ballare comporta un doppio sforzo ossia sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista cognitivo; inoltre tale azione comporta anche un’interazione sociale. Proprio questa combinazione comporta l’instaurarsi di una serie di reti neurali al posto di quelle perse. Perse per via del decadimento cognitivo e per via dell’età.