Non solo le spiagge sono a rischio erosione a causa dell’innalzamento del livello dei mari, ma anche le scogliere e le coste rocciose. L’innalzamento degli oceani provocherà un arretramento importante anche nei territori che sembrano, in modo apparente, più protetti dal mare.

Uno studio dell’Imperial College di Londra, coordinato da Jennifer Shadrick e pubblicato sulla rivista Nature Communications, mostra che il tasso di erosione delle scogliere potrebbe diventare fino a 10 volte più veloce rispetto alla velocità attuale entro il 2100.

I rischi dell’erosione delle spiagge vengono sottolineati da anni dagli scienziati e i danni in alcune regioni del mondo, compresa l’Italia, sono ben visibili. I rischi per le coste rocciose, considerate per loro natura ben più resistenti delle spiagge, erano stati considerati molto pochi. Lo studio condotto dai ricercatori Britannici è uno dei primissimi che affronta questo problema, prendendo in analisi, in modo particolare, le arre britanniche.

Gli scienziati hanno determinato che il loro tasso di erosione potrà velocizzarsi dalle 3 alle 7 volte, fino anche a 10 volte più veloce rispetto a quello registrato negli ultimi millenni. Entro il 2100 in alcune zone come Devon e Yorkshire le scogliere potrebbero arretrare fino a 15 metri.

L’innalzamento del livello del mare sta accelerando e i nostri risultati confermano che il ritiro della costa rocciosa accelererà in linea con questo. Non è questione di se, ma di quando.

Jennifer Shadrick, coordinatrice della ricerca