In Brasile, la deforestazione dell’Amazzonia ha spazzato via 904 Km2 di vegetazione nel mese di ottobre. I dati ufficiali diffusi alcuni giorni fa e raccolti dall’Istituto Nazionale per la Ricerca Spaziale (Inpe) tramite il sistema satellitare Deter ha mostrato un aumento del 3% dell’area deforestata.

In soli 10 mesi sono stati cancellati ben 9494 Km2 di vegetazione battendo il record dell’intero 2021 con 9178 Km2. Secondo quanto affermato dalla sezione brasiliana del WWF, la deforestazione e gli incendi sono esplosi in seguito ai risultati delle elezioni presidenziali che hanno portato alla vittoria di Luiz Inacio Lula da Silvia, da sempre impegnato nella lotta contro questo fenomeno.

Sotto la presidenza di Bolsonaro la deforestazione media annuale è aumentata del 75% rispetto al decennio precedente e, secondo André Freitas di Greenpeace, la politica ambientale dell’ex presidente farà danni ancora per un po’ di tempo e cambiare la situazione sarà una grande sfida.

Il nuovo governo avrà molto lavoro da fare per rimettere in sesto il Paese, per porre fine alla percezione che l’Amazzonia sia una terra senza legge.

Raul do Valle del Wwf