Disturbo borderline di personalità: l’associazione con l’ipermentalizzazione

Disturbo-borderline-di-personalita-il-modello-dell-ipermentalizzazione

Il disturbo borderline di personalità è un disturbo mentale caratterizzato da relazioni caotiche, disturbo dell’identità, difficoltà nel regolare le emozioni. Un altro aspetto è l’alto rischio suicidario dei pazienti borderline (50 volte superiore a quello della popolazione generale).

Una delle peculiarità del disturbo borderline riguarda il fatto che rispetto a persone sane quelle affette da tale disturbo hanno più relazioni interrotte e conflitti. Il centro del disturbo sono i problemi interpersonali che toccano la cognizione sociale (consente di pensare a pensieri, intenzioni e sentimenti altrui). Il riconoscimento delle emozioni positive o negative nelle persone borderline non riporta un deficit. Queste persone sono solo meno accurate nel riconoscimento delle emozioni. In un individuo borderline la compromissione socio-cognitiva è contraddistinta da un’eccessiva attribuzione di intenzioni e pensieri agli altri.

Per capire meglio le caratteristiche del disturbo borderline è stata introdotta l’ipermentalizzazione. La mentalizzazione è relativa alla capacità di immaginazione e riflessione sugli stati mentali personali e altrui. Qualcosa che sta alla base di interazioni interpersonali. Esistono diversi tipi di mentalizzazione ottimale:

  • automatica (mentalizzazione emotiva e priva di attenzione)
  • controllato (mentalizzazione più lenta e che richiede intenzionalità)
  • cognitivo (mentalizzazione che si basa sull’utilizzo dei pensieri)
  • affettivo (mentalizzazione che utilizza maggiormente le emozioni)
  • tra sé (l’automentalizzazione, quella della propria mente)
  • l’altro (riferita alla mentalizzazione delle menti altrui)
  • tra interno (mentalizzazione basata sull’esperienza interna)
  • esterno (mentalizzazione basata su indizi osservabili, come per esempio le espressioni facciali)

L’ipermentalizzazione prevede che gli individui con disturbo borderline di personalità abbiano una mancanza di flessibilità e di equilibrio tra le varie caratteristiche di mentalizzazione. Il deficit si amplifica in contesti complessi e di iperattivazione emotiva. L’ipermentalizzazione è caratterizzata da “eccessive inferenze contorte basate su indizi sociali”. Un esempio è quando l’individuo ipermentalizzato vede un amico triste e pensa che lo sia a causa sua.

Uno studio svolto da McLaren et. ha revisionato diverse analisi sull’associazione tra mentalizzazione e disturbo borderline di personalità rispetto ad altri disturbi. I risultati dello studio sono che sia la diagnosi borderline di personalità che le altre patologie psicologiche siano associate all’ipermentalizzazione. Ciò però senza un riscontro specifico dell’ipermentalizzazione nel disturbo borderline di personalità. Malgrado questo, i riscontri che attestano associazione tra psicopatologia in generale e ipermentalizzazione supportano l’utilizzo transdiagnostico di trattamenti psicoterapeutici. Essi sono basati sulla mentalizzazione, come MBT (Trattamento basato sulla Mentalizzazione).

 

 

La teoria delle emozioni di base e le neuroscienze affettive spiegano la felicità
La teoria delle emozioni di base e le neuroscienze affettive spiegano la felicità
Stigmatizzazione interiorizzata: essere vittime del sé
Stigmatizzazione interiorizzata: essere vittime del sé
Studio delle emozioni: neonati protagonisti di un Baby lab
Studio delle emozioni: neonati protagonisti di un Baby lab
Ricordando chi siamo: la costruzione dell'identità attraverso la memoria
Ricordando chi siamo: la costruzione dell'identità attraverso la memoria
Emozioni: l'importanza di esprimerle da bambini
Emozioni: l'importanza di esprimerle da bambini
Modello ABC: la gestione delle emozioni
Modello ABC: la gestione delle emozioni
Aromanticismo: cos’è e quali sono i miti da sfatare
Aromanticismo: cos’è e quali sono i miti da sfatare