Gli esuberi annunciati nel corso di questa settimana sono solo l’inizio. Andy Jassy, CEO di Amazon, ha annunciato che l’azienda sarà costretta ad annunciare una nuova ondata di licenziamenti nel corso del 2023.

Il 17 novembre Amazon ha annunciato il licenziamento di 10.000 dipendenti, pari a circa il 3% di tutti i lavori impiegati nella divisione coroporate. «Mentre il management continuerà a rivedere la progettualità per il futuro, saremo costretti a ridurre ulteriormente l’organico», ha annunciato Andy Jassy.

L’amministratore delegato di Amazon ha specificato che l’azienda non ha ancora determinato il piano di esuberi per il 2023. Non sappiamo, in altre parole, quanti dipendenti verranno licenziati e quali saranno i team più colpiti. I licenziamenti annunciati ieri hanno colpito soprattutto la divisione Devices & Services, cioè il team che, tra le altre cose, segue lo sviluppo dei prodotti hardware come i prodotti delle linee Echo, Fire e Kindle.

Andy Jassy ha annunciato che i lavoratori che verranno coinvolti verranno avvisati per tempo all’inizio del prossimo anno. Amazon non è l’unica azienda ad aver annunciato un piano di esuberi nel corso delle ultime settimane: Twitter ha lasciato a casa oltre il 50% dei suoi dipendenti (senza contare le nuove dimissioni volontarie di centinaia di altri lavoratori), mentre Meta, la società che controlla Facebook e Instagram, ha annunciato il licenziamento di oltre 11mila persone, alcune delle quali impiegate in Italia.

«Faremo di tutto per assicurarci che gli esuberi vengano comunicati per tempo ai dipendenti coinvolti, prima che vengano fatti pubblicati annunci alla stampa o anche solo internamente», ha poi promesso Jassy.