Elon Musk si è già stufato di fare l’amministratore delegato di Twitter. Come era noto (ancora prima dell’acquisto del social), il miliardario ha ricordato che il suo è un incarico ad interim e che l’obiettivo è di individuare un manager di talento che possa occuparsi della crescita del social network sul lungo periodo.

Elon Musk lo ha ribadito davanti agli avvocati di Tesla, nel corso della prima udienza di una causa civile che rischia di privarlo di oltre 56 miliardi di dollari. Un gruppo di azionisti della casa automobilistica ha contestato il pacchetto di maxi-bonus accumulato da Musk nel corso degli ultimi anni. Secondo gli avvocati della parte attrice, il miliardario non ne avrebbe avuto veramente diritto perché il suo impegno in Tesla sarebbe “part-time” e compromesso dal suo ruolo nelle altre società che presiede: da SpaceX alla The Boring Company.

Nel corso dell’udienza, Elon Musk ha suggerito di non voler ricoprire il ruolo di amministratore delegato di nessuna delle sue società. “Per SpaceX coordino soprattutto la parte ingegneristica dei razzi, per Tesla invece seguo la parte tecnologica delle auto che le rende un successo”, ha spiegato. “Il CEO è un ruolo che viene percepito come più orientato verso la prospettiva del business, ma in realtà il mio ruolo ha più a che fare con lo sviluppo di nuove tecnologie”.

Durante la sua deposizione, Elon Musk ha anche dovuto rispondere di una bravata che risale a marzo del 2021, quando si era auto-nominato ‘Technoking di Tesla‘. Il titolo era stato incluso nell’organigramma e nei documenti ufficiali della casa automobilistica. “Può dichiarare sotto giuramento che fosse completamente sobrio quando ha preso quella decisione?”, gli ha chiesto uno dei legali di Tesla. “Uh. Sììì?”, ha risposto in modo claudicante il miliardario, suscitando più di qualche risata trai banchi del tribunale.