Il traffico stradale pesa sulla natalità

Il nuovo studio dell’Università di Boston si aggiunge all’insieme di prove che dimostrano che eliminare l’inquinamento prodotto da auto e camion ha un suo peso specifico anche per questioni legate alla natalità e non solo al clima. La ricerca, pubblicata sulla rivista Science Advances, mette in evidenza il fatto che le donne incinte nei quartieri più congestionati dal traffico danno alla luce bambini che pesano meno di quelli nati in aree meno trafficate.

Un bambino con un basso peso alla nascita corre un rischio maggiore di complicazioni sanitarie, dalle infezioni fino alla sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS). Secondo i dati dello studio, i neonati figli di donne incinte nelle aree più congestionate pesano in media 9 grammi in meno, indipendentemente dalle differenze socioeconomiche e da altre esposizioni ambientali. Nove grammi sono una differenza esigua, chiarisce l’autrice principale dello studio Mary Willis, da sola non è “clinicamente significativa”, dice. La coerenza dei risultati, però, indica un fenomeno diffuso che potrebbe interessare bambini appartenenti alle categorie già a rischio (es: i nati prematuri).

Anche gli ingorghi stradali sono da regolamentare

Willis e i suoi colleghi stimano che l’elevata congestione del traffico potrebbe influenzare fino a 1,2 milioni di gravidanze all’anno negli Stati Uniti, più di un quarto delle nascite del Paese. “Questo si traduce in un impatto potenzialmente sostanziale a livello di popolazione”, spiega Willis. Lo studio è stato condotto in Texas, soprattutto perché lo Stato dispone di ottimi dati sulla congestione del traffico.

In passato era difficile studiare questi dati. “Prima dei dispositivi GPS e dei telefoni cellulari, i ricercatori dovevano sedersi agli incroci e contare le auto che passavano. Ma grazie alla diffusione di questi strumenti, Willis e i suoi colleghi hanno potuto risparmiare molto tempo”, spiega la professoressa. Essenzialmente, il problema in questo contesto, è la congestione del traffico più che le emissioni dei gas di scarico: sebbene l’inquinamento da gas di scarico non sia mai positivo per la salute, il traffico stop-and-go aggrava il problema. L’usura di pneumatici e freni aumenta l’inquinamento da particolato nell’aria. In pratica, i piccoli pezzi rotti delle attrezzature, insieme alla polvere della strada, diventano inquinamento da particelle.

L’inquinamento da piccole particelle, che proviene anche dagli scarichi dei veicoli, è già stato collegato ad altri rischi, tra cui nascite pretermine e nati morti. Fortunatamente, secondo Willis, alleggerire la congestione del traffico può essere una soluzione più rapida che eliminare l’inquinamento prodotto dai veicoli a gas. Gli standard per le emissioni dei gas di scarico sono stabiliti a livello statale e federale negli Stati Uniti, il che ha scatenato lunghe lotte per la regolamentazione. Il tema degli ingorghi stradali, invece, viene spesso dibattuto dai governi ma mai risolto. Willis spera che questo significhi che il problema può essere affrontato più rapidamente, soprattutto quando è in gioco la salute dei bambini.

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