Se negli ultimi 40 anni un fungo patogeno ha fatto scomparire intere popolazioni di rane e rospi a livello mondiale, dall’altra non tutto è perduto. Questo perché sono state riscoperte numerose rane considerate estinte. Fra queste la rana Atelopus si pensava fosse estinta in Ecuador negli anni Ottanta, ma poi è stata riscoperta nel 2016.
Questi anfibi conosciuti come rane arlecchino hanno un numero elevato di esemplari dichiarati estinti e poi riscoperti. Gli esperti per questa “resurrezione” di rane arlecchino ha dimostrato che ben 32 specie di questa rana sono ancora vive e vegete in natura.
Con 94 specie descritte e una stima di 126-166 specie potenziali, possono essere usate come modello per comprendere meglio il declino degli altri gruppi. In pratica, se sono state riscoperte molte rane arlecchino, allora altri anfibi creduti estinti potrebbero esistere ancora.
Una piccola speranza per la riscoperta di molti anfibi che però non significa recupero. Già, perché anche se non sono ancora estinti, sono minacciati dal fungo patogeno, dalla perdita di habitat, dal cambio climatico e dalla scarsa variabilità genetica. Ora però possiamo trovare nuovi stimoli per poterli salvare più rapidamente. Se si comprendono i fattori che hanno permesso di far resistere queste specie, le ricerche dei superstiti potranno essere fatte con maggiore efficacia.