Se ancora non avete visto The Crown non so cosa stiate aspettando. Penso che lo show firmato Netflix sia uno dei migliori dell’ultimo decennio, senza dubbio alcuno. Un prodotto di qualità dalla prima all’ultima stagione. Non accenna a cedere al consumismo e innalza stagione dopo stagione, capitolo dopo capitolo, le aspettative dello spettatore. Magnifica. 

La quinta stagione di The Crown segna un nuova svolta nell’album dei ricordi della serie Netflix: nuovi volti sono associati ai protagonisti storici. Gli anni passano e Olivia Colman, Helena Bonham Carter, Josh O’Connor e Emma Corrin non erano più adatti ad interpretare i loro amati personaggi. 

Vi tranquillizzo subito: i nuovi attori sono all’altezza delle aspettative, Elizabeth Debicki merita l’Emmy. Tutti i nuovi attori sono i degni eredi dei precedenti, nessuno escluso. Spicca per netta somiglianza e carisma Elizabeth Debicki nei panni di Lady Diana. 

La storia è incentrata sulla separazione dei principi di Galles ma non mancano analisi interessanti sul ruolo della monarchia e sull’evoluzione economica e sociale del Regno Unito. 

Come sempre, prima di addentrarmi nella recensione e nell’analisi della serie, ecco a voi il trailer di The Crown 5.

 

The Crown, nuovi volti per vecchi personaggi. Prova superata?

Il pubblico di The Crown è abituato allo switch. Chi ama la serie Netflix sa bene che ogni due stagioni, generalmente, i volti associati ai personaggi per cause di forza maggiore devono essere sostituiti. Nelle prime due stagioni della serie Claire Foy e Matt Smith sono stati due ineguagliabili reali; hanno dettato uno standard che è stato mantenuto da Olivia Colman come regina Elisabetta ma non da Tobias Menzies come Principe Filippo. La quinta stagione propone un nuovo cambio. L’età della regina e di tutti gli altri personaggi coinvolti nello show ha reso necessario l’ennesimo switch. Ora Queen Elizabeth ha le sembianze della bravissima Imelda Staunton mentre Jonathan Pryce (Game of Thrones) è il nuovo Principe Filippo, Elizabeth Debicki e Dominic West sono rispettivamente Lady Diana e il Principe Carlo. 

Il casting non poteva che essere più azzeccato. I nuovi attori sono i degni eredi dei precedenti. Non vi faranno rimpiangere in nessun modo i vostri amati protagonisti. 

La somiglianza di tutti i protagonisti è lampante, Imelda Staunton e Elizabeth Debicki in modo particolare sono davvero tanto simili alle versioni originali. 

Elizabeth Debicki è spettacolare. L’attrice nota al pubblico per il ruolo in Tenet merita l’Emmy per The Crown. Lo studio, la dedizione e la cura che la Debicki ha messo in atto per ricreare le movenze di Diana Spencer sono a dir poco incredibili. Elizabeth Debicki dona nuova vita alla principessa. La Debicki si mostra fragile, bisognosa di attenzioni, ferita ma anche determinata, premurosa ed amorevole. Se prestate attenzione ai movimenti, agli sguardi e alla postura potrete notare nei gesti della Debicki la vera Diana Spencer. Mentre Emma Corrin indossava i panni della giovane e ingenua Diana, Elizabeth Debicki è la donna grintosa e pronta a non farsi mettere i piedi in testa che molti di voi avete conosciuto negli ultimi anni di vita della principessa. Diana in fondo ha sempre e solo chiesto amore, amore vero e non mostrato solo a favore delle telecamere. Diana in The Crown 5 cerca la felicità che per troppo tempo le è stata sottratta. Non ha più intenzione di tacere né di tollerare la riservatezza imposta della corona. La principessa più amata del Regni Unito è in cerca del suo ranocchio, il principe l’ha già avuto e la storia non si è conclusa a lieto fine. 

Ottima anche l’interpretazione di Imelda Staunton e Jonathan Pryce, incredibile quanto nel tono di voce e nelle espressioni siano riusciti a ricostruire il legame che univa i regnati inglesi. 

Per la prima volta in ruolo importante ecco il piccolo William interpretato da Senan West, figlio tredicenne di Dominic West. Il giovane attore mostra tutto il turbamento del piccolo principe alle prese con la difficile situazione famigliare. Da un lato William si sentiva profondamente legato alla nonna paterna, ai suoi valori ed ala tradizione; dall’altro non voleva deludere la madre Diana, desiderava proteggerla e garantirle un posto sicuro all’interno della famiglia reale. William soffre l’attenzione mediatica della madre, non desidera conoscere le sue vicende personali né i suoi nuovi amici. Si sente smarrito e trova la stabilità solo tra le braccia della nonna. 

La storia di The Crown 5: i difficili anni novanta ed in particolare l’annus horribilis

La quinta stagione di The Crown sceglie di addentrarsi nei complicati anni ’90. I nuovi capitoli di The Crown seguono le vicende che si concludono con il divorzio di Carlo e Diana, in un contesto in cui la monarchia e il ruolo del sovrano viene costantemente messo in discussione della politica e del popolo. 

Il sipario di The Crown 4 si era chiuso sulla delicata situazione dei principi di Galles. La tensione non accenna a diminuire con l’inizio della nuova stagione. Nessuna possibilità di tregua o ripensamento da parte dei reali inglesi più paparazzati di sempre. Carlo e Diana sono ai ferri corti. Fingere non è la soluzione. Mentre il principe continua neanche troppo privatamente la sua frequentazione con Camilla, Diana è sola, sempre più isolata ed emarginata dalla famiglia reale. Non direi che lo show Netflix prende le difese della principessa del popolo, semplicemente cerca di raccontare mediante il suo sguardo le situazione che ha vissuto. Netflix decide di dare luce anche a Carlo, raccontano la sua visione progressista di monarchia e la difficoltà di trovarsi imbrigliato all’interno di una famiglia che non gli ha mai concesso la vita felice che da giovane tanto desiderava. L’ultimo capitolo di The Crown 5 regala allo spettatore uno sguardo ipotetico sul passato. Chiusi i conti e terminata la tempesta Carlo e Diana, con le loro posizioni distanti ed inconciliabili, si interrogano su come avrebbero potuto far funzionare il loro matrimonio. Sicuramente è mancata la comunicazione ma sarebbe comunque stato impossibile far combaciare le due visioni dal momento in cui il cuore di una delle due parti è sempre stato altrove. Come la stessa Diana ammette ai microfoni della BBC “In questo matrimonio siamo sempre stati in tre. 

Fin dal primissimo capitolo comprendiamo che la monarchia e la sua necessaria evoluzione è, assieme al matrimonio reale, il tema portante della nuova stagione di The Crown. Il Britannia, lo yacht reale tanto amato dalla regina, è il simbolo di una monarchia antiquata. La corona deve adeguarsi ai tempi correnti, non può più restare ancorata ai valori dell’800. Il popolo negli anni ’90 ha messo costantemente in discussione la monarchia, i costi della famiglia reale e la possibilità di passare ad una differenze e più democratica forma di governo. La regina in quanto tale era molto amata ma Carlo, a seguito delle vicende private che lo hanno coinvolto, non riscuoteva lo stesso affetto. 

Il 1992 è stato definito dalla sovrana l’annus horribilis, anno in cui 3 dei suoi 4 figli hanno scelto di separarsi dei loro compagni di vita. Per Elisabetta II la separazione e ancora di più il divorzio non sono possibilità contemplabili. La regina è figlia di un’altra epoca e, pur capendo l’evoluzione e le necessità dei propri figli, mal volentieri tollera la situazione. Elisabetta è madre, sovrana e capo della chiesa Anglicana, questa triplice veste la mette in difficoltà quando si trova a rapportarsi con i propri figli. Da madre li comprende e desidera supportarli, da sovrana comprende i problemi che le complicate situazioni famigliari dei suoi prossimi causeranno sulla corona e da capo della chiesa non riesce ad accettare la sconfitta. Elisabetta è devota al suo ruolo e cerca di svolgere i suoi compiti nella maniera migliore possibile anche se il popolo non sembra prestare la giusta attenzione alla sua ineguagliabile sovrana. 

Piccola curiosità: in The Crown 5 non mancano i cameo e i riferimenti alle stagioni precedenti, sempre graditi dal pubblico e da me in particolare.

The Crown ha la capacità di rinnovarsi e al tempo stesso restare legata alla tradizione. Cambiano i volti mutano le tematiche ma il capolavoro resta. Impossibile negare l’oggettiva qualità del prodotto Netflix. The Crown è eccellente sotto tutti i profili: cast stellare che rispetta le promesse, regia e fotografia degne del grande schermo e colonna sonora da brividi. Penso di poter dichiarare senza dubbio alcuno che The Crown sia il miglior prodotto della piattaforma streaming dalla grande N. 

95
The Crown
Recensione di Chiara Giovannini

Se ancora non avete visto The Crown cosa state aspettando?! Senza dubbio il prodotto Netflix migliore della piattaforma. La nuova stagione non delude, anzi sorprende e conferma il capolavoro.