Il 2021 è stato uno degli anni peggiori per la violenza sulle donne. I centri antiviolenza italiani hanno dovuto accogliere quasi 21mila donne, il 3,5% in più del 2020. La violenza non è solo fisica, ma ne esistono forme molto più gravi. Una è la violenza economica che può essere una forma di abuso che rende complicata la vita delle donne. Purtroppo esistono ancora oggi grandi differenze tra uomo e donna in ambito professionale, ma c’è anche quella che accade dentro le mura domestiche. Ciò consiste nel privarle di indipendenza economica.

Una violenza economica è anche quando si cerca di privarla del proprio stipendio. Accade anche quando si impedisce alla donna di cercare e mantenere una sua occupazione. Oppure anche nel caso non venga pagato l’assegno di mantenimento o quando l’uomo conquista un immobile o una proprietà con l’inganno e la minaccia. La violenza economica è ancora difficile da dimostrare. Le conseguenze però sono molto violente anche a livello psichico. Un subdolo abuso. In molti casi si crede che il capofamiglia, l’uomo, abbia la gestione completa delle finanze della casa.

Le donne, vittime, si sentono stressate, in ansia e sanno che il loro benessere dipende da un’altra persona. La loro autostima cala. Insomma, la violenza di ogni tipo contro la donna sminuisce la vittima e crea una dipendenza nociva difficile da scampare. Sarebbe essenziale abbattere ogni stereotipo di genere, così le donne sarebbero più consapevoli delle proprie capacità. Avrebbero anche gli strumenti per prevenire le violenze.