Fly-on, questo è il nome creato da due giovani di Gravina che amano il modellismo e l’escursionismo. Si tratta di Giovanni Calderoni e Giuseppe Visci. Il loro progetto è stato presentato alla Regione e ha vinto il bando Pin. Gravina è la prima città a dare un’offerta turistica inclusiva, grazie all’idea dell’impiego di droni.

Lo scopo del progetto è la formazione di gruppi di sei persone con visore e successivo drone di alza in volo. Nel frattempo una voce narrante racconta in diretta ciò che vede al drone. Sono visibili il canyon di Gravina, la necropoli, la zona antica di Capotenda e le grotte. L’altezza è di circa 100 metri.

Ebbene, i droni effettuano la “magia” di poter essere uno strumento in grado di offrire un turismo accessibile anche a chi è disabile. Per coloro che non possono raggiungere fisicamente i luoghi più particolari. I droni riprendono talmente bene le bellezze dei luoghi che chiunque può sentirsi partecipe.

Il traguardo vero e proprio sarebbe di allargare il progetto anche nei comuni limitrofi a Gravina. Il turismo accessibile deve essere conosciuto e diffuso in un’area più ampia. Si parla di Acerenza, Laterza e Ceglie Messapica, ma l’idea sarebbe di farla giungere oltreoceano. Oggi si può con il livestreaming portando la bellezza italiana in capo al mondo. Un progetto in continua evoluzione che farebbe contraddistinguere il settore turistico.