Mauro Gattinoni, sindaco di Lecco, ha mantenuto la parola e ha vietato la somministrazione di cibo ad animali selvatici e randagi. Poi è stata vietata anche a cigni, anatre e piccioni, scatenando le proteste delle associazioni ambientaliste. Ecco l’obiettivo dell’ordinanza adottata:

 

Eliminare il pericolo di malattie e di degrado degli spazi pubblici. E di porre un limite a tutti i gesti che concorrono a mettere a rischio la salute pubblica, è insensato metterla in contrapposizione con la salvaguardia delle specie animali.

 

 

Abbiamo già presentato una richiesta di accesso agli atti, per capire su quali basi è stato adottato il provvedimento e un’istanza di revoca in autotutela, perché l’amministrazione ritiri l’ordinanza senza se e senza ma. Adesso la speranza è che il sindaco pensi alla costruzione del canile.

onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Leidaa, la Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente

 

 

Il primo cittadino Gattinoni però resta fermo sulla convinzione del provvedimento preso. Questo perché non sono mai state messe in discussione le attività positive di enti e associazioni per gli animali. Il divieto di abbandonare il cibo sarà in vigore fino al 23 ottobre. Poi a fine mese il Comune valuterà nuovamente la situazione. Deciderà se la misura è bastata o servirà trovare altri modi per combattere la proliferazione dei roditori, sempre tutelando la salute degli animali.