Ogni anno vengono prodotte enormi quantità di rifiuti di plastica che finiscono per inquinare oceani e suolo e, addirittura, possono finire nel nostro organismo. Riciclare questo materiale è quindi un aspetto fondamentale. Il problema, però, è che esistono diversi tipi di plastica che richiedono processi diversi per essere riutilizzati e uno stesso oggetto può essere composto da più di un tipo di plastica.
La soluzione a questo dilemma arriva da un gruppo di ricercatori che sembra aver trovato un catalizzatore a base di cobalto in grado di trasformare più tipologie di plastica in un unico composto: il propano. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista JACS Au.
La plastica è composta da macromolecole molto stabili e, quindi, difficili da rompere. Le attuali tecniche tendono a formare un mix casuale di molecole che dovrebbero essere poi raffinate tramite procedimenti complessi. Il catalizzatore studiato è fatto di zeolite, un materiale altamente microporoso, contenente nanoparticelle di cobalto.
Queste sono in grado di spezzare in modo molto selettivo le macromolecole di plastica e convertire l’80% di queste in propano, il quale può essere usato come carburante o per produrre diversi materiali, anche nuova plastica.
I test sono stati eseguiti per ora su PET (polietilene) e PP (polipropilene) ma sono necessari ulteriori esperimenti per indagare l’efficacia sugli altri tipi di plastica e capire come inchiostro, colle e additivi influenzano il processo.