L’Italia usa per la prima volta i droni per le ispezioni delle reti elettriche dell’azienda Inrete. Ciò segna una svolta nell’utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto in modalità BVLOS. Si tratta della prima autorizzazione da parte di Enac sullo scenario europeo PDRA-G02 in Italia.

Si parla di 1.500 chilometri nella provincia di Modena e della zona di Imola. Le reti controllate dai droni nel progetto Inrete sono su un ampio territorio, incluse aree di montagna e pianura. I droni sono veloci a monitorare queste strutture con risultati efficienti e ottimi. I dispositivi volano a un’altezza di 45-50 metri dal suolo dando sicurezza alle zone abitate e rispetto per le norme di privacy.

Ciò che verrà realizzato sulle reti elettriche di Inrete verrà analizzato con cura e attenzione dalle aziende che si occupano della manutenzione di tali infrastrutture. I droni danno un vantaggio eccellente per risparmiare i tempi per la creazione delle ispezioni. In più sono utili anche per la manodopera necessaria e per le emissioni nocive. Tali dispositivi sono essenziali anche per luoghi più isolati e situati in zone difficoltose da raggiungere. I droni permettono un progetto davvero significativo in riduzione dei tempi e in garanzia di risultati più che validi.