Gangs of New York diventa una serie TV e Martin Scorsese se la prende con gli incassi a tutti i costi

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Dopo le sue critiche ai film Marvel, il regista Martin Scorsese è diventato una sorta di alfiere del cinema classico (old but gold verrebbe da dire), e le ultime notizie che arrivano su di lui continuano su questa scia, proponendo anche qualche novità molto interessante: su tutti il fatto che il film cult Gangs of New York diventerà una serie TV.

Per quanto riguarda il telefilm su Gangs of New York si tratta di una produzione curata da  Miramax Television, che vedrà Martin Scorsese impegnato alla produzione ed alla regia dei primi due episodi, e con  Brett Leonard chiamato a fare da sceneggiatore.

Il progetto nasce dal libro di  Herbert Asbury del 1927 che raccontava proprio le vicende storiche relative alla nascita delle bande che durante la Guerra Civile lottavano fra di loro per il dominio sull’allora giovanissima città di New York. Sembra che la serie non seguirà gli eventi del film del 2002. Ricordiamo che Gangs of New York fu frutto di una travagliata produzione che vide Martin Scorsese scontrarsi più volte con il produttore Harvey Weinstein. Il budget del film arrivò a sforare i 100 milioni di dollari, ma i botteghini ripagarono le spese, considerando i 200 milioni d’incassi.

E proprio il box-office è stato l’ultimo tema delle parole di Martin Scorsese, che ha denunciato la frenesia dal guadagno a tutti i costi che soprattutto nei tempi contemporanei,  è divenuta praticamente dominante. Ecco le parole di Scorsese a riguardo pronunciate dal palco del New York Film Festival:

Dagli anni Ottanta l’attenzione verso i numeri è diventata dominante, e questo è ripugnante. I costi di un film sono un conto, ma andare a guardare con tutta quest’attenzione i guadagni all’apertura, gli incassi negli Stati Uniti e nel Regno Unito, quelli asiatici ed europei, quante persone in totale sono andate a vederlo, da individuo che fa film e che ama il cinema la considero un insulto. Questa cosa non esiste in una manifestazione come il New York Film Festival, qui non esistono premi. Qui non devi competere, ma solo amare il cinema.

Ricordiamo che qualche anno fa Martin Scorsese scatenò una polemica che coinvolse molti addetti ai lavori parlando dei suoi gusti nei confronti dei cinecomics.

Non li guardo. Ho provato a farlo, ma quello non è cinema- disse all’epoca- Onestamente ciò che posso pensare di quei prodotti, nonostante ci siano attori che provino a fare del loro meglio, è che sono dei parchi divertimento. Non si tratta di cinema dedicato ad esseri umani che provano a trasmettere emozioni, ed esperienze da trasmettere ad altri esseri umani.

Forse sarà per questo motivo che negli ultimi anni Martin Scorsese si è concentrato in maniera particolare sulla produzione di serie TV, come  Boardwalk Empire, Vinyl, e come sarà anche Gangs of New York.

Martin Scorsese, killers of the flower moon

 

 

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