Acero: le fasi per piantare e curare l’emblema d’autunno

acero

Se si sente parlare di acero, probabilmente, poco si sa sulle varie fasi utili per piantarlo o per prendersene cura. E forse poco si sa proprio su questo albero. Eppure alcune informazioni potrebbero essere utili e molto preziose per conoscerlo più da vicino.

L’acero è tra gli alberi più amati e diffusi. E questo vale sia per gli ambienti esterni della propria abitazione, come il giardino di casa, sia per territori pubblici, come parchi e giardini. Sicuramente il motivo per cui è così diffuso è proprio dovuto alla sua bellezza. Si tratta di un albero latifoglie della famiglia delle Aceraceae, che comprende circa 200 specie.

Ha una particolare caratteristica che lo rende famoso. Il fiore all’occhiello dell’acero sono, infatti, le foglie che sono caratterizzate dalla tipica forma palmata e da un colore rosso brillante. Già questo rende bene il concetto di bellezza che è associato a questo particolare albero.

Ora ti starai chiedendo come si possa piantare un albero del genere. Nonostante siano così diffusi, per molti diviene difficile comprendere come piantarli nel modo giusto e soprattutto come curarli per farli vivere a lungo. In questo articolo verranno forniti dei consigli pratici sia per la prima fase, quella del travaso, sia per la fase di cura. E ciò al fine di saperne di più su questa tipologia di albero che rappresenta l’emblema dell’autunno.

Come piantare l’acero

Una domanda che può sorgere spontanea se si parla dell’acero riguarda la possibilità di poterlo piantare. Prima di tutto, si può affermare che l’acero può essere piantato dopo averlo acquistato in un vivaio.

La prima fase è quella della piantumazione e segue l’acquisto della pianta che va messa subito in un vaso o comunque nel terreno. Ovviamente, ci sono delle differenze che bisogna tener presente.

Se si decide di piantarla nel terreno, va scelta una zona che sia larga il doppio della porzione di terreno necessaria per coprire le radici. In questo caso, quindi, va scelto un terreno piuttosto ampio proprio perché le radici tenderanno ad allungarsi. Una volta scelta la porzione di terreno, deve essere fatta una buca piuttosto profonda per inserire la pianta.

Nel caso in cui si voglia piantare l’acero in un vaso, bisognerà sceglierne uno che abbia un diametro di 60-70 cm e che sia profondo. Altro elemento essenziale è il terreno che deve essere umido e ricco di humus. Per quest’ultimo passaggio, quindi, è necessario provvedere alla fertilizzazione tramite l’aggiunta della sabbia pulita e della torba.

E una volta che è stato piantato non finisce qui. Importante, infatti, è ricordarsi di coprire il terreno con del letame maturo o con delle foglie perché ciò tiene lontano le erbe infestanti. E sarà proprio questo strato a mantenere umido il terreno.

Come curare l’acero

Altro passaggio fondamentale è proprio quello della cura dell’acero dopo che è stato piantato. Per capire come si provvede a questo e quali sono i passaggi da seguire, ecco qui di seguito qualche consiglio che può tornare utile.

Esposizione ideale: un primo consiglio utile

Un elemento importante per la sopravvivenza dell’acero è quella dell’esposizione al sole. L’acero è un albero pensato per le temperature rigide mentre soffre se esposto direttamente al sole.

Quello che si consiglia di fare è esporlo a est o a nordest affinché si possa garantire una posizione a mezz’ombra e riparata dai venti. Importante, comunque, è che non sia esposto in modo diretto ai raggi del sole. Eventualmente va bene solo per qualche ora durante la mattinata.

Scelta del terreno: altro consiglio utile

Altro elemento importante è il terreno. L’acero non tollera alti livelli di alcalinità quindi bisogna scegliere un terreno non calcareo. Inoltre importante è che il terreno sia ricco di sostanza organica e ben drenato senza acqua stagnante.

L’acqua e la sua importanza

Anche l’acqua è importantissima per la salute dell’acero. Soprattutto dopo averlo piantato, esso va innaffiato frequentemente.

Una volta che le radici saranno sviluppate, l’acero sopporterà la siccità ma solo per poco tempo. In ogni caso è bene tenere il terreno sempre umido.

La potatura e la sua funzione

Anche l’acero va potato e per vari motivi: per ragioni di bellezza, per dare una forma migliore, o anche per uno scopo contenitivo. Di solito la potatura incide sui rami basali ma solo se la pianta è giovane. Nel caso di un acero adulto, si può effettuare la potatura solo per ringiovanimento ad esempio togliendo i rami secchi.

Trattamenti: come mai bisogna effettuarli?

Purtroppo l’acero può essere attaccato da malattie fungine come l’oidio o la ruggine. Queste malattie, però, colpiscono maggiormente gli aceri giovani, soprattutto le foglie, mentre nel caso di alberi adulti di solito ciò non avviene spesso.  Quando ciò avviene, importante è utilizzare prodotti a base di rame e zolfo.

Altro elemento di disturbo possono essere i parassiti animali, soprattutto durante la primavera. In questo periodo, quindi, è consigliabile utilizzare dei trattamenti specifici per porvi rimedio.

 

 

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