Lorena Boniardi, veterinaria e presidente di Fondazione Bini Onlus l’arca delle code, spiega:

 

Il nuovo Polo Zooantropologico a Settimo Milanese (Comune di Milano n.d.r.) è ciò che desideravo da sempre. Un giorno arriva in studio da me Antonella Bini, carissima amica con cui poi è nata la Fondazione, e mi dice: “quando morirò ti lascio una parte di eredità per creare un rifugio per animali”. Io l’ho guardata e le ho detto “ma scherzi, facciamolo subito”. Da lì è cominciato tutto e nonostante le difficoltà non ci siamo mai fermate. Abbiamo creato la Fondazione il cui obiettivo è tutelare i diritti degli animali, prevenire il loro maltrattamento e il fenomeno dell’abbandono. E quindi il Polo Zooantropologico, un rifugio sicuro dove gli animali possano vivere davvero sereni, nell’attesa di raggiungere condizioni di salute e benessere tali da consentire un’eventuale adozione.

 

 

Dentro il nuovo rifugio ci sono volontari che accolgono, sterilizzano e microchippano gli animali. Ci sono anche educatori cinofili che possono anche attuare un percorso comportamentale, a seconda del caso. Alla fine si possono trovare persino famiglie pronte a prendere in affido gli animali. Il rifugio ha anche altre funzioni come quella di reinserire cani abbandonati, maltrattati e reduci da altri casi disperati. Si cerca di dare una corretta cultura cinofila con terapie assistite. In più, la collaborazione con le scuole per far capire ai più piccoli il giusto approccio con i cani.

 

La struttura che ha aperto è davvero molto all’avanguardia e la tecnologia che ha attivato all’interno è incredibile. Trovo che sia una modernizzazione notevole di ciò che ancora chiamiamo “canile”. E non solo come spazi, ma proprio come concezione. L’ottica smette di essere quella del lager e diventa quella di una struttura di riabilitazione, di rieducazione nell’attesa di trovare l’amore di una famiglia. Intendo dire che è un contesto attentissimo al benessere animale, dove tutti gli ospiti vivranno bene e sereni. Il mio obiettivo è rispondere alle domande delle persone presenti per spiegare, ma anche per sfatare alcuni miti. Bisogna insegnare ai figli che è giusto rispettare il cane ed è necessario che i genitori comprendano anche che tutto quello che il cane permette a loro di fare, non sarà permesso allo stesso modo ai bimbi.

Elisa Marzola, consulente di zooantropologia applicata