Adolescenza: poca attenzione per la voce della mamma
Uno studio internazionale dichiara che in adolescenza il cervello è meno attento alla voce familiare della mamma. Ascolta di più le voci sconosciute.
Gli adolescenti non sono mai semplici, ma stavolta hanno una giustificazione nel loro comportamento ribelle, ovvero quella della scienza. Pare che se l’adolescente non ascolta o non pone attenzione al genitore ci sia una spiegazione scientifica. Il cervello degli adolescenti sembra prestare più attenzione alla voce di persone sconosciute, invece che a quella della madre.
La ricerca ha analizzato il cervello di ragazzi di età tra i 7 e i 16 anni. Ciò mentre ascoltavano le voci delle madri e quelle delle persone sconosciute. I risultati dicono che la voce della mamma è sempre stata riconosciuta, ma dai 13-14 anni le voci sconosciute hanno prodotto maggior interesse.
Non è che quelle aree cerebrali negli adolescenti smettano di rispondere agli stimoli della mamma, bensì, piuttosto, le voci sconosciute diventano più gratificanti e maggiormente degne di attenzione.
Daniel Abrams, coautore dello studio
Un genitore non rimane certo soddisfatto che il figlio adolescente presti più attenzioni a voci sconosciute rispetto alla sua. In fondo, però è anche considerato un passaggio obbligato per l’evoluzione dell’individuo, al di fuori della famiglia.
Un genitore deve riuscire a dosare questo passaggio di crescita favorendo l’allontanamento del figlio dal nido familiare, ma anche limitando il pressante richiamo dall’esterno. Insomma, creare una valida comunicazione genitori-figli che possa tenere gli adolescenti sempre d’occhio.