Il pesce lanterna, così come scrive il giornale inglese The Guardian, è uno dei vertebrati più abbondanti sulla terra e potrebbe essere una nuova fonte di cibo. Il problema che il quotidiano si pone riguarda la cattura e l’impatto che questa potrebbe avere sull’ecosistema del pianeta.
Esistono circa 250 specie di pesci lanterna e sono i pesci più comuni nella zona crepuscolare degli oceani oltre a essere i vertebrati più numerosi al mondo. Secondo un’indagine del 2014 si stima che nelle zone profonde dell’oceano vivano tra i 10 e i 20 miliardi di tonnellate di questi pesci.
L’idea di un raccolto di queste dimensioni ha fatto sì che sorgesse spontaneo chiedersi se questi pesci potessero essere di aiuto nello sfamare una popolazione mondiale sempre più in crescita. In realtà è improbabile che questi pesci arrivino direttamente a tavola in quanto possiedono molte ossa e sono troppo grassi. Però potrebbero essere utilizzati per l’alimentazione animale, soprattutto negli allevamenti ittici, proprio grazie al loro elevato contenuto di olio.
Nonostante si stia studiando come rendere redditizia la pesca dei pesci lanterna, c’è un problema che va considerato. Questi pesci andrebbero catturati di giorno, quando si raggruppano in grandi banchi facili da individuare, utilizzando reti a strascico a mezz’acqua che, pur non andando ad intaccare i coralli e i fondali, potrebbero catturare altri animali che hanno già di per sé abbastanza problemi come squali, delfini e tartarughe.