Nessuna relazione umana è perfetta, quindi tutti sanno cosa sia l’odio coniugale. Da tutti è considerato un normale sentimento. Gli studiosi di relazioni sentimentali hanno cercato per anni di svelare il mistero di come le coppie imparino a stare insieme risolvendo conflitti fra loro.

Hanno esaminato 1.400 coppie di eterosessuali analizzando parole positive e negative, espressioni del volto e linguaggio del corpo. Tutto ciò per scoprire che c’è un tipo di matrimonio più incline al divorzio. In questo tipo di matrimonio uno dei due spinge a risolvere i problemi, mentre l’altro partner frena.

Il conflitto fra coppie è sempre esistito, ma molte tramutano il conflitto in una lotta di potere, dove non c’è mai un vero vincitore. Un vero e proprio tira e molla fino alla rottura. Ecco che è normale provare dell’odio coniugale accettando che i matrimoni non sono mai del tutto tranquilli e idilliaci, smettendo di idealizzare il partner.

Quando si comprende di voler aiutare il partner a sentirsi meglio, allora è più facile risolvere il conflitto. Inoltre, è utile la gestione di normali discussioni e interruzioni in ogni relazione. Importante è accettare i difetti altrui e riscoprire la vera intimità. Una convivenza-coesistenza per non odiarsi a vicenda e così determinare il carattere della coppia. Questo è sintomo di un amore maturo.