Oggi veniamo a conoscenza che i dati di tracciamento relativi a 78.500 persone sulla loro attività fisica ha confermato l’importanza della velocità della loro camminata. Camminare a passo veloce per 30 minuti al giorno riduce il rischio di malattie cardiache, cancro, demenza e morte. Ogni 2mila passi aggiuntivi al giorno si riduce il rischio di tali patologie del 10%, fino a circa 10mila passi al giorno. I ricercatori hanno esaminato la frequenza dei passi al minuto. Chi aveva un ritmo medio superiore e più veloce della propria camminata aveva benefici maggiori.

 

I camminatori veloci hanno avuto un rischio inferiore del 35% di morire, una probabilità inferiore del 25% di sviluppare malattie cardiache o cancro e un rischio inferiore del 30% di sviluppare demenza, rispetto a quelli il cui ritmo medio era più lento.

studiosi

 

 

Chi ogni giorno fa tra 2.400 e 3mila passi a passo svelto registra un netto minor rischio di malattie del cuore, cancro e demenza. Non occorre quindi fare altri passi in più. Non è la quantità, ma la velocità a fare la differenza.

 

Non si tratta di camminare consecutivamente per 30 minuti. Può trattarsi anche solo di brevi e sporadiche accelerazioni durante il corso della giornata. L’obiettivo deve essere perciò quello di puntare a camminare un po’ più velocemente del ritmo normale. Pochi passi, ben distesi, ma soprattutto accelerati.

Matthew Ahmadi, ricercatore all’Università di Sydney, uno degli autori dei due studi