I ricercatori olandesi hanno dimostrato come l’elettrostimolazione del cervello possa allievare la depressione. Si tratta di un valido futuro sostegno che per essere provato ha visto la selezione di 25 volontari depressi. In pratica, pazienti che hanno preso psicofarmaci, fatto psicoterapia e altri trattamenti, ma senza risolvere il problema. Molti avevano anche chiuso ogni rapporto sociale, riportando pensieri di suicidio e avevano valutato persino l’eutanasia come via d’uscita finale.
Ai volontari depressi sono stati impiantati elettrodi nel cervello, la zona più coinvolta nella depressione. Gli elettrodi creano un disturbo elettromagnetico tra i neuroni riducendo l’eccesso di comunicazione disorganizzata che spesso accade in tali pazienti. Il controllo sui pazienti sottoposti al test è durato dai 6 ai 9 anni. Ecco che alla fine il 44% è migliorato in modo notevole con una riduzione di depressione del 50%.
Altri, il 28%, hanno riportato una diminuzione dello stato depressivo solo del 25%. Il rimanente 28% non ha riscontrato vantaggi. In questi ultimi c’era stato un errore di impianto nel cervello degli elettrodi. Installare gli elettrodi è un metodo molto delicato e difficoltoso, bisogna posizionarli in maniera esatta e alquanto precisa. Non si tratta semplicemente di spegnere o accendere un pulsante. In futuro questi primi passi della ricerca dovranno essere validati e verificati con un nuovo gruppo di partecipanti volontari. Un modo per vedere se i risultati del primo esperimento saranno confermati.