L’alimento più sprecato al mondo, secondo quanto emerge dal 2° Cross Country Waste Watcher International, il primo rapporto globale fra cibo e spreco realizzato in 9 Paesi del mondo e promosso da Spreco Zero di Last Minute Market con il monitoraggio Ipsos, è la frutta. In Italia ogni persona butta circa 30,3 grammi di frutta a settimana, seguita da26,4 grammi di insalata e 22,8 grammi di pane.

Per quanto riguarda la frutta l’Italia si trova sotto a Stati Uniti (39,3 grammi a persona), Germania (35,3 grammi) e Regno unito (33,1 grammi), mentre si attestano in una posizione migliore Francia (25,8 grammi) e Sudafrica (11,6 grammi).

Il 16 ottobre cade il World Food Day in cui sarà diffuso integralmente il rapporto che, quest’anno, estende anche ai consumi di Francia, Giappone e del continente Africano. All’indagine hanno preso parte 9000 cittadini con un campione statistico di 1000 interviste per ciascun Paese.

Il rapporto conferma con dati puntuali il forte collegamento fra abitudini di consumo, spreco alimentare e diete sane, sostenibili e tradizionali come la Dieta mediterranea. Aumentare la consapevolezza dei cittadini e delle istituzioni in tutto il mondo permette di promuovere un’alimentazione sana e sostenibile, com’è appunto la Dieta Mediterranea, e di prevenire e ridurre lo spreco alimentare a livello domestico.

Anche il consumo e la cucina domestica permettono di ridurre lo spreco: chi è abituato a mangiare fuori spreca di più in casa. Sono questioni che i cittadini ma anche e soprattutto le governance del pianeta devono adesso affrontare in modo strutturale.

Andrea Segrè, direttore scientifico Waste Watcher International